L’elemento saliente a breve termine.
Sta fluendo aria fresca oceanica che al Nord determina condizioni di forte instabilità. I temporali non riusciranno a vincere la resistenza anticiclonica attiva al Centro Sud e nelle Isole,, l’opera di ridimensionamento riguarderà soltanto le temperature, che caleranno sensibilmente tra domani e dopo.
L’elemento saliente a medio termine.
Illudersi che il cambio circolatorio sia duraturo è mera utopia. L’avanzata delle truppe oceaniche seguirà strade già tracciate, la via preferenziale sarà quella dell’Atlantico portoghese, ragion per cui la bolla d’aria sahariana vivrà soltanto una breve sofferenza. Fin da martedì si riproporrà nelle regioni Centro Meridionali e nelle Isole, probabilmente ancor più cattiva di quella attuale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Anticiclone africano che sembra destinato ad arrocarsi nel Mediterraneo centro meridionale, ostruendo la via alle perturbazioni oceaniche.
Il trend a lungo termine:
Perturbazioni destinate a scorrere sull’Europa centrale, lambendo appena le regioni Settentrionali. Ma ciò presupporrebbe che al Nord, oltre ai temporali alpini, possa esservi una calura meno opprimente.
Elementi di incertezza:
A livello Continentale stiamo assistendo ad uno scontro tra titani. Da un lato detta legge un’ampia saccatura atlantica, dall’altro un possente anticiclone subtropicale. Una battaglia aspra, che vivrà il suo apice probabilmente a fine mese, quando pare che il nastro umido oceanico possa interessare, almeno parzialmente, le nostre regioni. V’è da dire che in presenza di strutture stabilizzanti di tale portata molti dei tentativi depressionari potrebbero rivelarsi vani, o quasi. Non ci resta che attendere i prossimi aggiornamenti, quando anche i modelli avranno un’idea precisa della linea evolutiva per fine mese.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i principali diagrammi termico-barici, relativi come consuetudine alle diverse località Peninsulari, emerge chiaramente la risalita termica della prossima settimana. Al Centro Sud e nelle Isole sembra che si possano raggiungere valori di +25 gradi alla quota isobarica degli 850 hPa. In Sardegna, forse, si potrebbe andare persino un po’ oltre. Ciò significa che al suolo potrebbero sfiorarsi massime di 50 gradi. Per un calo termico significativo si dovrà attendere la conclusione mensile, quando sembra che intereferenze umide oceaniche possano raggiungere parte del Mediterraneo.
Per quel che concerne le precipitazioni, nell’intero periodo previsionale sembrano destinate ad interessare quasi esclusivamente le zone alpine. Si tratterebbe di fenomeni riconducibili ai moti verticali incentivati dal riscaldamento diurno.
Focus: evoluzione sino al 30 luglio 2009
Domani attesi residui temporali mattutini nel Triveneto, altri – isolati – potrebbero interessare i tratti appenninici laziali. L’ingresso di aria più secca da Nord porterà poi tempo buono su tutta la Penisola e clima gradevole, condizioni che resisterebbero sino alla giornata di lunedì.
Il periodo successivo dovrebbe proporre un nuovo consolidamento anticiclonico subtropicale. L’intensità, come detto in precedenza, potrebbe essere maggiore dell’attuale, probabile quindi un’ondata di caldo anomalo su tutto il Centro Sud e Isole. Al Nord si avrebbero blande interfenze oceaniche, che manterrebbero viva una certa instabilità pomeridiana a ridosso dei settori alpini.
Evoluzione sino al 04 agosto 2009
All’inizio di Agosto le temperature potrebbero calare un po’ dappertutto, complice un abbassamento del flusso d’aria più fresca di origine atlantica.
In conclusione.
Sino ad ora potremmo asserire che l’Estate è trascorsa all’insegna degli eccessi ed osservando le proiezioni nel medio-lungo periodo sembra non vi siano sostanziali variazioni.