L’elemento saliente a breve termine.
Atteso un graduale miglioramento delle condizioni meteo ad opera di espansione anticiclonica subtropicale verso il Mediterraneo centro occidentale. Temperature attese in aumento su tutte le regioni, torneranno nebbie e foschie specie al centro nord.
L’elemento saliente a medio termine.
Il fulcro principale anticiclonico potrebbe portarsi in direzione della penisola iberica e da qui ergersi un proiezione meridiana verso nordest. Si verrebbe a creare un vasto sistema stabilizzante tra la Russia europea, l’Europa centrale ed occidentale mentre nuclei di aria gelida potrebbero gettarsi verso sudovest. Resta da valutare la possibile influenza sulle nostre regioni, anche se l’obbiettivo principale pare essere la penisola ellenica.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’ingresso in ultima decade potrebbe proporre un sensibile indebolimento del ramo polare ciclonico canadese, a favore di scambi di calore meridiani piuttosto vivaci.
Il trend a lungo termine:
La mancanza di un contributo ciclonico importante sull’Atlantico nord occidentale potrebbe favorire un incremento di pressione in sede groenlandese, con l’alta pressione oceanica pronta a incunearsi verso nord e pilotare sistemi artici verso sud.
Elementi di incertezza:
Attualmente stiamo assistendo ad un’intensa attività ciclonica dettata dal ramo canadese del Vortice Polare. Una figura che si sta rivelando quanto mai fondamentale per le sorti meteo del nostro paese.
Un vasto sistema depressionario che avrà modo di esercitare i propri effetti anche nel lungo periodo, un suo indebolimento potrebbe difatti rappresentare un buon viatico verso scambi di calore meridiani, anche bruschi. Una configurazione che rappresenterebbe comunque il graduale passaggio stagionale tra l’inverno e la primavera meteorologica.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi del diagramma termico barico mostra interessanti elementi di discussione specie per quel che concerne il campo termico. Valori di temperatura che sono attesi in fase di diminuzione, su valori prossimi alla media o comunque poco al di sotto.
Le precipitazioni dovrebbero risultare scarse almeno fino al giro di boa mensile, complice la presenza anticiclonica sulla vicina penisola iberica. Una ripresa dei fenomeni viene identificata in ingresso di ultima decade, probabilmente figli di quegli scambi meridiani citati in fase di analisi evolutiva.
Focus: evoluzione sino al 17 febbraio 2008
La prima fase previsionale sarà segnata da condizioni meteo stabili e soleggiate su tutte le nostre regioni. L’ingerenza anticiclonica subtropicale sarà tale da portare clima mite specie sui settori occidentali, ma vi sarà il ritorno di nebbie e foschie. Inoltre il graduale spostamento del nucleo principale stabilizzante verso nordest potrebbe favorire l’afflusso di più fredde correnti settentrionali verso medio, basso Adriatico e Ionio.
Resta da valutare con attenzione la possibile interferenza di un nucleo gelido in posizionamento sulla penisola ellenica. Secondo il modello europeo ECMWF potrebbe estendersi verso il centro sud, portando un marcato calo termico e neve a bassa quota. L’americano GFS, dopo aver percorso la stessa ipotesi, propende sì per un coinvolgimento freddo, ma in un contesto mediamente anticiclonico.
Evoluzione sino al 22 febbraio 2008
Nel lungo periodo è possibile notare una certa concordanza nel disegnare scenari tendenti al perturbato, su gran parte del Mediterraneo. Possibili difatti ingressi di saccature artico-marittime in scorrimento sul bordo orientale dell’alta pressione oceanica. Proiettata verso nord.
In conclusione.
La prima analisi settimanale conferma sostanzialmente le evidenze dei precedenti editoriali, ossia una tendenza a graduale raffreddamento in seconda decade mensile. Restano comunque da valutare i possibili fenomeni così come l’entità del raffreddamento, elementi che andremo ad analizzare con precisione nel corso dei prossimi aggiornamenti.