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Italia tra est ed ovest, la primavera tra stabilità ed instabilità

di Ivan Gaddari
30 Apr 2008 - 15:44
in Senza categoria
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Ad ovest depressione oceanica islandese, ad est refoli freschi pronti ad interagire con l'aria umida. La primavera prosegue, proponendo fasi stabile ad altrettante instabili. Ma è sintomo di normalità. Fonte (www.meteogiornale.it/mappe), elaborazione grafica a cura di Ivan Gaddari per MTG.
L’elemento saliente a breve termine.
Il fine settimana sarà segnato da condizioni di sostanziale stabilità per l’azione di un campo anticiclonico a prevalente matrice subtropicale. Pochi i disturbi nuvolosi, limitati soprattutto ai rilievi alpini e prealpini.

L’elemento saliente a medio termine.
La nuova settimana dovrebbe invece proporre alcuni elementi di novità, dettati da presenza ciclonica su Europa orientale. L’afflusso di fresche correnti settentrionali andrebbe ad instabilizzare le condizioni meteo diurne, con frequente instabilità che potrebbe rivelarsi maggiore lungo la dorsale appenninica. Ad ovest, invece, permarrebbe un’ampia figura ciclonica oceanica posizionata tra Islanda ed isole britanniche.

L’elemento saliente a lungo termine.
Il lungo raggio indica il graduale cedimento di quel nucleo anticiclonico scandinavo che a breve darà vita a quella fase instabile analizzata pocanzi.

Il trend a lungo termine:
L’indebolimento di tal figura avverrebbe in concomitanza con spinta depressionaria oceanica verso l’Europa occidentale, le cui ingerenze, umide e comunque miti primaverili, raggiungerebbero anche le nostre regioni.

Elementi di incertezza:
Un trend ondulatorio che pare confermato, anche se sappiamo che tal tipo di configurazioni necessitano di conferme nell’arco del tempo.

Molto dipenderà dall’azione ciclonica oceanica e dal suo posizionamento. Resta sempre in piedi l’ipotesi di un coinvolgimento ad opera di alta pressione subtropicale, specie sui bacini meridionali peninsulari.

Fattori di normalità climatica:
L’osservazione del diagramma termico barico riferito alle diverse località della penisola identifica un trend termico votato sostanzialmente alla normalità. Le eccezioni, verso l’alto, potrebbero riguardare al più il sud e le isole isole maggiori, bacini occidentali in primis.

Per quanto riguarda l’andamento precipitativo, notiamo invece come la seconda decade di maggio possa proporre nuovi sussulti, a conferma di una dinamicità atmosferica che porterebbe frequente instabilità diurna.

Focus: evoluzione sino al 13 maggio 2008
Il primo step previsionale è quello che condurrà all’ingresso della nuova settimana. Un percorso caratterizzato da prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso su gran parte delle regioni. Tuttavia proprio l’avvio settimanale potrebbe consegnarci una graduale instabilizzazione ad iniziare dall’arco alpino ed in espansione alla dorsale appenninica.

Instabilità che proseguirebbe fino alla conclusione della seconda decade, dapprima per l’influenza di fresche correnti orientali, a seguire per una nuova componente umida oceanica che potrebbe affacciarsi sui bacini occidentali peninsulari.

Evoluzione sino al 18 maggio 2008
Ondulazioni oceaniche che, in seno all’ampia figura ciclonica islandese, proseguirebbero anche in seguito, determinando condizioni meteorologiche sì primaverili, ma disturbate durante le ore pomeridiane così come vuole la stagione di transizione.

In conclusione.
Articolo di metà settimana che conferma sostanzialmente le linee evolutive tracciate lunedì, a riprova di una buona predicibilità atmosferica osservabile nelle fasi di maturità stagionali.

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