PERTURBAZIONI SCATENATE: non ovunque, questo va detto, ma il forte cambio di circolazione che ha riguardato l’intero continente europeo sta producendo condizioni di maltempo un varie parti d’Italia. Si tratta di perturbazioni atlantiche, provenienti da ovest, che in quanto tali penalizzano – o privilegiano, dipende dai punti di vista – le regioni settentrionali e di ponente.
NON FA FREDDO: alcuni, forse tanti, si staranno stancati di sentir parlare di caldo anomalo e clima mite. Ma che possiamo farci? La situazione è questa e per altri 3-4 giorni resterà tale. I venti occidentali, provenienti dall’Oceano Atlantico, portano si il maltempo ma tengono le temperature ancorate su valori superiori alle medie stagionali.
TANTISSIMA NEVE SULLE ALPI: l’attuale situazione è propizia ad abbondantissime nevicate lungo l’arco alpino. Qui continuerà a cadere tanta neve, anche a bassa quota, mentre lo stesso non si può dire dell’Appennino dove invece fatica a nevicare anche a quote maggiori.
INVERNO IN EXTREMIS: la prossima settimana interverrà aria più fredda artica, che dovrebbe esaltare i contrasti termici tipici di fine stagione e dar luogo a una fase di maltempo particolarmente ficcante. Le temperature caleranno molto, portandosi su valori più consoni al mese di febbraio. Ciò riguarderà soprattutto Centro Nord e Sardegna, dove potrebbe vedersi qualche nevicata a bassa quota, mentre al Sud l’abbassamento termico dovrebbe risultare meno importante.
DINAMICITA’ PER TUTTO IL MESE: anche l’ultima parte di febbraio dovrebbe proporci condizioni d’estrema variabilità meteo climatica. Non escludiamo ulteriori apporti freddi, ma c’è anche il rischio che facciano capolino le prime consistenti rimonte anticicloniche primaverili.