Alcuni anni fa, o per meglio dire, alcuni decenni or sono l’Autunno arrivava anzitutto nelle regioni del Nord Italia e poi si dipanava progressivamente nelle altre. Poi, col passar del tempo, le cose sono mutate. Non c’è più una regola scritta, quella che in altri tempi avremmo definito la regola Atlantica. Ora può succedere che le perturbazioni ci interessino senza alcun ordine prestabilito, senza alcuna predilizione per questa o quella parte peninsulare.
Il peggioramento che ci coinvolse lo scorso weekend lo potremo considerare a pieno titolo un peggioramento old-style. Magari non per le dinamiche, ma per la traiettoria assolutamente sì. La perturbazione è giunta anzitutto nelle regioni Settentrionali e in seguito è scivolata su quelle Meridionali passando per il Centro Italia.
Ma come detto, non c’è più alcun regola. Può succedere così che si formino perturbazioni nel Mediterraneo e coinvolgano la parte Meridionale della Penisola. Accadrà nei prossimi giorni, quando assisteremo ad un notevole incremento dell’instabilità diurna e quindi alla comparsa di acquazzoni o temporali. La causa, inizialmente, sarà imputabile alla fragilità anticiclonica nel suo lato ovest, che coinciderà con l’intrusione d’aria umida di origine atlantica.
I primi effetti si manifesteranno nella giornata di sabato e saranno rappresentati da un aumento della nuvolosità nelle due Isole. Incremento che avverrà in serata, dopo che al mattino e pomeriggio avrà prevalso il sole. Segnaliamo gli eventuali episodi temporaleschi che potrebbero coinvolgere le montagne alpine e quelle appenniniche.
Domenica registreremo un cambiamento. Nubi e precipitazioni coinvolgeranno le regioni Centro Meridionali e le Isole. Le piogge, anche in forma di rovescio o temporale, saranno più consistenti nel Lazio, in Sardegna e nelle aree interne del Mezzogiorno. Non è escluso tra l’altro che qualche fenomeno possa sfociare occasionalmente sulle zone costiere. Le cose andranno decisamente meglio al Settentrione, ove a parte qualche sporadico acquazzone sulle zone alpine, prevarrà il sole.
Da lunedì ci sarà un sostanziale cambiamento nella struttura anticiclonica. Si espanderà verso l’Europa orientale, ma al di sotto si insinueranno spifferi d’aria fresca e instabile destinati principalmente alla parte meridionale peninsulare. Significa che su Puglia, Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia ed anche in Sardegna non mancheranno piogge sparse, qualche acquazzone ed alcuni temporali. Alcuni episodi instabili continueranno a coinvolgere le aree interne di Abruzzo, Molise, Lazio e le Alpi.
Nelle giornate successive avverrà una ulteriore modifica anticiclonica. Il fulcro principale traslerà ad ovest, posizionandosi tra l’Europa centrale e quella Settentrionale. Così facendo l’afflusso d’aria fresca si propagherà gradualmente all’intera Penisola e produrrà una crescente variabilità diurna anche nelle regioni Settentrionali. Mercoledì, infatti, è probabile che anche il Nord subisca gli effetti relativi ad una maggiore instabilità, con scrosci di pioggia più numerosi e consistenti su tutti i principali rilievi.
Instabilità che continuerà ad interessare anche la dorsale appenninica, ma qualora l’evoluzione dovesse seguire la strada indicata, ad essere penalizzate maggiormente sarebbero quelle centro settentrionali.
La circolazione dei venti, seppur di debole entità un po’ ovunque, si disporrà dai quadranti orientali o settentrionali e consentirà un lieve calo termico. Diminuzione che dovrebbe concentrarsi maggiormente sui valori minimi, ma laddove vi saranno nubi e precipitazioni registreranno una flessione anche le massime. Insomma, anche se a rilento ci si sta inoltrando in Autunno. Un Autunno che per ora sta mostrando il volto mite, ma che presto – e lo vedremo in occasione del lungo termine – potrebbe riservare le prime fredde sorprese.