L’ultima decade di marzo, stante le proiezioni modellistiche in auge da un po’ di giorni, era stata indicata come il momento più propizio ad un cambiamento del trend meteorologico in atto. L’Alta Pressione, assente per un’intera stagione invernale, ha preso piede da più d’una settimana ma per guadagnarsi la “pagnotta” ha dovuto faticare più del previsto.
Dopo essersi saziata manifesterà i primi cenni di sonnolenza e col trascorrere della settimana assisteremo alla crescita degli spifferi umidi da ovest e all’aumento della nuvolosità su alcune delle nostre regioni. Il flusso perturbato atlantico, intanto, si spingerà fin sui confini alpini ma lo sbarramento montuoso ne limiterà anche stavolta le velleità di conquista.
Il tempo martedì 18 marzo
Rispetto ad oggi cambierà poco o nulla. Prevarrà il bel tempo e splenderà il sole un po’ ovunque, tuttavia nelle prime ore del mattino non mancheranno banchi di nebbia in Val Padana e nubi marittime sulle coste tirreniche. Le temperature si manterranno superiori alla norma, con punte anche di 23-24°C in molte città d’Italia.
Mercoledì 19 marzo
Una perturbazione atlantica lambirà le Alpi, ma come detto non riuscirà a sfondare. Transiteranno delle velature che dal Nord si estenderanno verso il Centro Sud, null’altro. In Val Padana tornerà un po’ di foehn e il clima si manterrà mite, ma il caldo si percepirà soprattutto sui settori adriatici e ionici del Mezzogiorno. Al primo mattino non mancherà qualche ulteriore annuvolamento di tipo basso specie sulle coste tirreniche e liguri.
Tempo stabile anche a seguire, ma con prime incertezze da ovest
Tra giovedì e venerdì cambierà poco o nulla. Una massa d’aria umida da ovest riuscirà ad introdursi all’interno della struttura anticiclonica, ma salvo un parziale aumento della nuvolosità il tempo si manterrà discreto. Le temperature, pur calando di qualche grado, resteranno superiori alla norma e il clima sarà mite.