Carlo ci lascia:
il vortice instabile venuto dalla Gran Bretagna, divenuto goccia fredda a seguito del distacco – cut off – dalla circolazione primaria, si sta allontanando. Il suo passaggio ha prodotto effetti termo-pluviometrici importanti, seppur non uniformemente distribuiti. A patire maggiormente la violenza dei fenomeni sono state le regioni settentrionali, mentre le temperature sono calate in modo sostanziale dappertutto. Ora permangono condizioni d’instabilità, marcate, nelle regioni del Sud e nel corso del pomeriggio assisteremo ad un aumento dell’attività temporalesca su tutti i principali rilievi.
Ricucitura anticiclonica non convincente:
le schiarite apparse oggi forniscono indizi importanti sull’evoluzione meteorologica del breve termine, ma sarà bene non farsi trarre in inganno. Perché se è vero che l’Alta Pressione sta provando a ricucire lo strappo, è altrettanto vero che a livello continentale non si scorgono elementi barici in grado di proclamare una guarigione definitiva. Le Depressioni nord atlantiche, sfruttando un diverso posizionamento dell’Anticiclone oceanico, continueranno a dettar legge inviando altre saccature verso sud.
Temperature in aumento:
quel che balza subito all’occhio, e che si percepisce a pelle, è il consistente rialzo termico in atto. La stagione primaverile è nel pieno della maturità, diciamo pure che sta per volgere al termine, e non appena il sole trova campo libero è in grado di farci apprezzare condizioni climatiche prettamente estive. In effetti il rialzo c’è ed è consistente. Non solo. Le temperature aumenteranno ancora nelle prossime 48 ore – anche se non ovunque – per poi riposizionarsi in discesa.
Un’altra goccia fredda:
il prossimo peggioramento prenderà piede a metà settimana e come anticipato pocanzi verrà coadiuvato da un’altra vigorosa depressione nord atlantica. L’espansione verso sud provocherà l’isolamento di secondo vortice ciclonico, o goccia fredda che dir si voglia, pronto a catapultarsi sui nostri mari.
Difficoltà previsionali:
trattandosi di una struttura indipendente, probabilmente osserveremo variazioni modellistiche sino a poche ore dall’evento. Come ben sappiamo la predicibilità di tali vortici crea non pochi grattacapi anche ai modelli a più alta risoluzione. Quel che è certo è che avremo un nuovo, consistente peggioramento che sfocerà in temporali localmente violenti.
Dinamicità confermata:
analizzando le proiezioni a lungo termine giungono riscontri circa l’estrema dinamicità primaverile ipotizzata a suo tempo. Da qui ai primi di giugno assisteremo, probabilmente, a nuove incursioni instabili alternate a rapide ricuciture anticicloniche.
Focus: evoluzione sino al 31 maggio 2015
L’instabilità pomeridiana continuerà a coinvolgerci nelle prossime 48 ore ed anzi, nelle regioni del Nord diverrà l’elemento preponderante avvalendosi dell’ingresso ciclonico nella giornata di mercoledì. Il Vortice evolverà sui nostri mari e gradualmente apporterà un peggioramento diffuso. Le temperature caleranno e i temporali si mostreranno particolarmente cattivi.
Passata la buriana, probabile un nuovo temporaneo miglioramento a cui potrebbe far seguito l’ennesima incursione d’aria fresca nord atlantica.
Evoluzione sino al 05 giugno 2015
Il trend altalenante proseguirà ancora, traghettandoci presumibilmente alla prima settimana di giugno.
In conclusione.
Primavera che sta per giungere al capolinea e confermando la sua nomea di stagione transitoria continuerà a regalarci sorprese invitanti.