Forse ci siamo, forse stavolta la neve potrebbe cadere in aree che sino ad ora sono state dimenticate da un Inverno che in Europa verrà invece rammentato a lungo. E’ bene però stare in guardia, gli ultimi accadimenti ci hanno insegnato che i nuclei d’aria gelida sono spesso imprevedibili, capaci di regalare soddisfazioni inattese o genere cocenti delusioni. Tuttavia, nell’irruzione artica di fine Gennaio vi furono elementi che fin dall’inizio facevano pensare ad una situazione precipitativa non ideale. Allora la formazione della depressione, in seguito all’irruzione, assunse una traiettoria troppo orientale. Stavolta sembra che la dinamica sia diversa.
Anzitutto prima del nucleo gelido giungerà una perturbazione atlantica che si stabilirà sui mari centro meridionali peninsulari. Da domani il tempo andrà peggiorando ad iniziare dalla Sardegna, successivamente al Sud e su parte del Centro. Nel contempo si creerà un blocco alla circolazione atlantica e quel nucleo di aria gelida che raggiungerà la Francia dovrebbe avere un’unica valvola di sfogo: il Mediterraneo centrale. Il Vortice artico, destinato ad un ingresso dalla Valle del Rodano, andrebbe così a rinvigorire la pregressa depressione e le precipitazioni potrebbero assumere carattere nevoso alle bassissime quote.
Ma andiamo con ordine. La perturbazione proveniente dalla Spagna raggiungerà la Sardegna domani, causando condizioni di forte maltempo. I venti di Scirocco esporranno ai fenomeni più intensi le zone orientali dell’Isola e porteranno un graduale peggioramento anche in Sicilia e al Sud. Le aree che risentiranno maggiormente del brutto tempo saranno quelle ioniche, ove tra la sera e la notte potrebbero manifestarsi violenti rovesci anche in forma temporalesca. Le condizioni meteo sono destinate a peggiorare anche su parte delle regioni Centrali, con precipitazioni più probabili su Abruzzo, Molise, Lazio e Umbria. Si avranno delle nevicate sui rilievi appenninici. Al Nord assisteremo ad un aumento della nuvolosità con deboli nevicate sul Piemonte e in Valle d’Aosta. Al mattino sussiste la possibilità di qualche debole pioggia in Liguria.
Nelle regioni del Centro Sud e nelle due Isole il tempo si manterrà instabile anche nella giornata di mercoledì, con delle precipitazioni a carattere sparso che localmente potrebbero risultare in forma di rovescio. Il nucleo di aria gelida nel frattempo avrà raggiunto la Francia e tese correnti settentrionali inizieranno ad interessare le regioni del Nord. Vi saranno nubi sparse con possibilità di qualche nevicata sui settori alpini del Triveneto, mentre le fioccate cadranno in forma molto più occasionale sui tratti montani occidentali ma con possibilità in serata di qualche debole precipitazione sulla Lombardia orientale. Le temperature inizieranno a calare, in modo consistente sulle Alpi. Nel corso della sera la neve potrebbe imbiancare le basse quote delle Marche.
Nei due giorni successivi avverrà lo sfondamento del Nucleo gelido sul Mediterraneo. Come detto in apertura si dovrebbe scavare una depressione sul Tirreno, che andrebbe a incentivare condizioni di spiccata instabilità su gran parte del Centro Sud e nelle due Isole. La colonnina di mercurio si abbasserà drasticamente e per questa ragione le precipitazioni potrebbero risultare nevose sino a bassissima quota. Considerando i valori termici alle varie quote di riferimento, è probabile che la neve possa imbiancare non solo le colline, ma anche qualche tratto pianeggiante delle Centrali tirreniche. In una prima fase deboli fioccate potrebbero interessare anche le regioni Settentrionali, in modo particolare l’Emilia Romagna.
Sabato è atteso un miglioramento su tutto il Nord, mentre altrove il tempo si manterrebbe variabile e decisamente freddo. Nei giorni a seguire non è da escludere che un nucleo di aria umida possa inserirsi sui bacini meridionali causando un nuovo peggioramento e in seguito richiamando altra fredda. Ma si tratta di una linea di tendenza, vi raccomandiamo i prossimi aggiornamenti e i vari editoriali di approfondimento che troverete sul nostro Giornale.