Fiammata estiva:
il promontorio africano si sta dirigendo in Italia e nelle prossime 48 implementerà un forte rialzo termico. Rispetto alla scorsa settimana cambierà l’ubicazione del fulcro, che dovrebbe stazionare tra la Francia e il Regno Unito.
La scalata ai 30 gradi:
ieri abbiamo scritto un apposito editoriale, intitolato pressappoco allo stesso modo. Non vi sarebbe neppure necessità di dilungarsi oltre, ma riteniamo corretto sottolineare che i valori più alti verranno registrati – specie inizialmente – nelle regioni Settentrionali. La ragione è imputabile alla dislocazione dei massimi di pressione, che come detto stazioneranno ad ovest dell’Italia.
I temporali pomeridiani:
Nel corso del weekend assisteremo alla classica instabilità pomeridiana. Quando il riscaldamento diurno è consistente, in vicinanza dei rilievi si attivano quei moti convettivi che conducono alla formazione delle nubi torreggianti. Dapprima coinvolgeranno la dorsale appenninica, poi sarà la volta delle Alpi.
Entra in gioco il Vortice Polare:
va detto che se l’Anticiclone si è disposto in quel modo è perché il nucleo principale del Vortice Polare è ubicato tra l’Artico Canadese e la Groenlandia. Da quella posizione sta convogliando saccature in pieno Atlantico ed è la causa che incentiva l’elevazione dell’Alta Pressione subtropicale. Dalla prossima settimana, secondo quanto indicano i Modelli, avverrà uno spostamento del core primario. Da occidente si trasferirà a levante e gli assi di saccatura andranno ad erodere la parte settentrionale della struttura stabilizzante.
Perdita di geopotenziali:
l’azione erosiva non farà altro che indebolire l’intero sistema anticiclonico, costringendolo ad arretrare. I valori pressori diminuiranno ed anche se l’Italia godrà di una discreta protezione, registreremo un calo termico e una crescita dell’instabilità diurna.
Focus: evoluzione sino al 19 aprile 2011
Il weekend sarà caratterizzato da condizioni di bel tempo. I cieli risulteranno sereni un po’ ovunque, mentre le temperature registreranno un forte rialzo. Il riscaldamento, lo si è detto, fornirà l’energia necessaria alla formazione dei cumuli a ridosso dei rilievi. Nubi associate a qualche temporale pomeridiano: sia sulla dorsale Appenninica, sia nelle aree Alpine e Prealpine. Instabilità diurna che pare destinata ad accrescersi la prossima settimana e la causa sarà imputabile all’indebolimento anticiclonico succitato.
L’Alta Pressione, pur indebolendosi, dovrebbe permanere anche dopo metà mese. Non è da escludere che spifferi d’aria umida possano raggiungere il Nord Italia, incentivando una maggiore variabilità. Le temperature, inoltre, paiono destinate ad una generale diminuzione.
Evoluzione sino al 24 aprile 2011
La settimana Pasquale sembra possa proseguire sulla falsa riga del periodo precedente. Alcune ipotesi, tuttavia, indicano un graduale decadimento anticiclonico con conseguente ingerenza delle perturbazioni Atlantiche. Per ora è soltanto un’ipotesi, ovviamente da confermare o smentire.
In conclusione.
Sembra che la Primavera voglia riconquistare il dominio della scena. L’Estate, lo ripetiamo, avrà modo e tempo d’arrivare.