Il modello stagionale NCEP risulta essere, assieme a quello della NASA, il migliore in quanto a performance riguardanti le difficili previsioni di durata stagionale.
Seguendo i vari run, giorno per giorno, ci si accorge che c’è una evidente tendenza a spostare i massimi del freddo dal mese di Dicembre, a cui sembrava arroccato durante le emissioni modellistiche estive, verso il mese di Febbraio.
In compenso, dopo previsioni di una Primavera mite, adesso i run porrebbero con una certa sicurezza una stagione decisamente fredda e perturbata.
Si direbbe che sia stata “assorbita” dal modello la presenza del Nino, che ha un po’ alterato quello che sembrava essere uno schema autunnale ed invernale prestabilito.
Malgrado il freddo previsto soprattutto tra Febbraio e Marzo, con tutta probabilità Dicembre e Gennaio non saranno caldi, permanendo con temperature attorno alla norma stagionale, anche se con Gennaio un po’ più freddo, e Dicembre un po’ più mite.
Riguardo alle precipitazioni, sembra che Gennaio possa presentare piogge sul Centro Sud, lasciando ancora una volta il Nord Italia all’asciutto.
Gli altri mesi dovrebbero trascorrere senza anomalie particolari.
Comunque, teniamo presente che si tratta di previsioni che vanno prese con molta prudenza, pur trattandosi di un modello con una percentuale di successi attorno al 65-70%.