Arriva la neve:
è consuetudine, tra i meteo-appassionati, rivolgere l’attenzione all’evoluzione del lungo termine anche qualora le condizioni meteo del presente riservino grandi soddisfazioni. Nello specifico, si cerca di comprendere se il freddo riuscirà o meno a perpetrarsi nel weekend Natalizio. Così facendo si trascura la prima, verra irruzione Invernale. L’aria fredda giungerà dall’Artico e oltre a far calare sensibilmente le temperature, arrecherà nevicate a bassa quota nelle regioni Centro Meridionali.
L’incubo Alta Pressione:
rammenterete che nei precedenti editoriali si discusse, ampiamente, dell’eventuale ritorno dell’Anticiclone. Poi alcune proiezioni modellistiche indicarono la reiterazione del freddo sino al Natale. Ciò nonostante, considerando la maggior frequenza con la quale veniva proposto il ritorno dell’Alta Pressione, ritenemmo plausibile un netto miglioramento a ridosso del ponte Natalizio.
Che cosa è cambiato:
anzitutto la struttura del Vortice Polare. Sino all’altro ieri era il dominatore incontrastato della scena meteorologica su gran parte del Continente Europeo. Poi, coi primi disturbi provenienti dal lontano Pacifico, è stato costretto a rallentare la sua corsa ed è nata quell’ondulazione meridiana che sta producendo l’irruzione Artica. La prossima settimana, invece, l’enorme palla gelida riprenderà un po’ di vigore e costringerà l’Anticiclone ad uno schiacciamento sui paralleli. Va detto, però, che il nucleo principale dele Vortice potrebbe spostarsi dalla Scandinavia verso il comparto Russo/Siberiano. Non a caso, proprio tra Natale e Santo Stefano un’altra incursione fredda potrebbe raggiungere i Balcani e non è escluso che abbia delle ripercussioni su parte della Penisola.
Inverno in crescita:
i movimenti indicati pocanzi, annessi alla variazione di alcuni importanti indici climatici, potrebbero condurci verso un inizio anno all’insegna del freddo. L’aria fredda Artico-Continentale potrebbe espandersi verso l’Europa centro orientale, a due passi dalla nostra Penisola.
Altalena termica:
le scorse settimane abbiamo avuto temperature al di sopra della norma, soprattutto a causa delle massime elevate. A breve andremo sotto media, per tornare – probabilmente – al di sopra. L’oscillazione potrebbe ricondurci, in seguito, verso una nuova marcata diminuzione.
Focus: evoluzione sino al 29 dicembre 2011
Nel weekend le condizioni meteo diverranno invernali. Il freddo si protrarrà sino a mercoledì, accompagnandosi a delle nevicate sino a bassa quota nelle regioni Centro Meridionali. Il Nord, dato il tipo di circolazione, sarà protetto dalle Alpi e le precipitazioni dovrebbero limitarsi ai soli confini alpini. Il graduale ritorno dell’Anticiclone, in espansione da ovest verso est, dovrebbe condurci ad un generale miglioramento a ridosso del Natale. Le correnti occidentali, più miti, saranno responsabili sia di un aumento termico sostanziale, sia dell’arrivo di nubi irregolari nelle regioni del versante tirrenico.
Natale e Santo Stefano potrebbero essere due giornate di bel tempo, anche se su alcune regioni caratterizzate da un po’ di vento. A seguire potrebbe realizzarsi un peggioramento al Centro Sud, con ripercussioni in particolare sui versanti Adriatici ove riprendererebbe a fluire aria più fredda.
Evoluzione sino al 03 gennaio 2012
I primi giorni dell’anno, come detto in sede evolutiva, potrebbero vedere realizzarsi un graduale cambio circolatorio che favorirebbe l’Inverno su parte del Continente. Un Vortice Polare destinato a rallentare, ma per maggiori dettagli vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
L’Inverno sta per battere un primo, significativo colpo. Poi ci lascerà, ma con buona probabilità sarà una dipartita temporanea in attesa di altre più intense incursioni.