Dopo aver vissuto un anticipo primaverile in piena regola, di lunga durata, la circolazione sta subendo pesanti modifiche a livello europeo. Il risveglio dell’Atlantico, dopo una pausa assolutamente fisiologica, metterà a tacere le velleità anticicloniche e ripristinerà condizioni di tempo perturbato o fortemente instabile.
Le temperature, finora ben oltre le medie stagionali, appaiono destinate a calare in modo consistente. Un vero e proprio tracollo, che ci condurrà verso anomalie negative diffuse. Un leit-motive primaverile, o meglio, marzolino del quale non ci si deve stupire.
Il tempo domenica 23 marzo
Mentre al Nordovest subentrerà un progressivo miglioramento, salvo residui fenomeni in Lombardia, al Nordest avremo ancora condizioni d’instabilità con piogge e nevicate sulle Alpi attorno ai 1000 metri. Da non escludere locali sconfinamenti a quote inferiori. Il maltempo si estenderà sul versante tirrenico, risparmiando presumibilmente il lato Adriatico che godrà della protezione appenninica dai venti occidentali. Ci aspettiamo, nelle zone suddette, forti rovesci di pioggia ed anche dei temporali. Verranno coinvolte anche le Isole. Le temperature caleranno e le nevicate torneranno ad imbiancare l’Appennino con quota in calo verso sera addirittura fin sui 1000/1200 metri nel settore nord.
Lunedì 24 marzo
Il tempo si manterrà instabile su tutto il Centro Sud, versanti adriatiche e isole maggiori comprese. Avremo piogge, qualche temporale e delle nevicate sui rilievi al di sopra dei 1000/1200 metri. Questo perché i venti settentrionali faranno calare ulteriormente le temperature. Al Nordovest prevalenza di bel tempo e schiarite sono attese anche sul Triveneto. Insisteranno nubi e qualche precipitazione sul basso Veneto e sui settori orientali dell’Emilia Romagna.
Altre perturbazioni in vista
Martedì avremo un tempo miglioramento, eccezion fatta per le due Isole Maggiori. Qui giungerà un altro impulso perturbato, a cominciare dalla Sardegna. Prevediamo piogge localmente intense, qualche temporale e delle nevicate oltre i 1200/1400 metri. Mercoledì potrebbe manifestarsi un nuovo, vigoroso e diffuso peggioramento in un quadro termico più consono alla stagione invernale.