Stavolta non sarà un semplice assalto perturbato. Non se dovessimo guardare oltre e analizzare nei minimi dettagli i profondi cambiamenti barici su scala europea. Andiamo per gradi. Probabilmente saprete che le perturbazioni passate e quella imminente derivano da un ampio vortice di Bassa Pressione ubicato grosso modo sulle Isole Britanniche. Gli effetti sono paragonabili a quelli osservabili in passato, quando a dominare la scena era la Depressione Islandese. Ovvero piogge a intervalli regolari e brevi intermezzi soleggiati. Qualcuno obbietterà che di sole se ne sta vedendo davvero poco e come dargli torto. In talune regioni vige un regime di spiccata variabilità e gli annuvolamenti stanno determinando residui fenomeni. E’ il caso del Nordest e dei versanti tirrenici.
Se varcassimo i confini nazionali, dirigendoci in direzione ovest, noteremmo facilmente un altro sistema nuvoloso abbordare la Penisola Iberica. E’ la nuova perturbazione, quella che per intenderci causerà l’ennesima ondata di maltempo nel fine settimana. Attenzione però, perché stavolta non sarà seguita da altri fronti atlantici. No. Stavolta aprirà la strada all’ingresso di freddi venti artici, in discesa dal nord Europa. La causa? Beh, semplice. O quasi. La Bassa Pressione britannica verrà sconfitta da una rimonta anticiclonica. L’Alta delle Azzorre migrerà verso nord e stringerà la mano all’Anticiclone Groenlandese.
Quando si crea un muro di sbarramento, là, in Atlantico, le correnti d’alta quota tendono a meridianizzarsi. Ciò vuol dire che non seguiranno la canonica traiettoria ovest/est, bensì nord/sud. E cosa succede quando la circolazione si dispone in questo modo? Che l’aria fredda, gelida in Inverno, sconfina in altre lande. Inizialmente colpirà la Russia Europea, poi sarà la volta dell’Europa centro occidentale e infine dell’Italia. C’è da stabilire se oltre al calo termico, sostenuto, si creerà un’area ciclonica in grado di produrre fenomeni significativi. Tutto ciò sarà oggetto dei prossimi aggiornamenti.
Ora concentriamoci sui prossimi giorni, perché ci sono interessantissime novità. Novità sia dal punto di vista delle precipitazioni, sia sotto l’aspetto della ventilazione. Due elementi che andranno di pari passo, perché i venti determinano una maggiore esposizione ai fenomeni in questa o quella zona. Se sino a ieri sembrava che a prevalere potesse essere il Libeccio, oggi viene indicato un’iniziale fase Sciroccale. Quando? Tra sabato e domenica. Poi sì, entrerà il Libeccio, ed allora la fenomenologia si concentrerà maggiormente nei versanti tirrenici.
Domani, sabato, sembra poi che il peggioramento anticipi i tempi. Fin dal mattino potrebbero manifestarsi piogge sparse sia al Nordovest, sia su Toscana e Lazio. Precipitazioni che dovrebbero accentuarsi verso sera, quando cominceranno a cadere consistenti rovesci. Le piogge raggiungeranno la Sardegna, mentre sui versanti Adriatici e al Sud sarà una giornata d’attesa.
Domenica il fronte perturbato si dirigerà verso est, convogliando il maltempo sulle regioni del Triveneto. Maltempo che potrebbe accanirsi maggiormente nella seconda fase giornaliera, quando non è del tutto esclusa la possibilità di locali nubifragi. Non solo. Dal pomeriggio fenomenologia in accentuazione anche al Nordovest, così come su Toscana e Umbria. Precipitazioni che riusciranno ad estendersi anche alle Marche e i rovesci potrebbero bagnare le aree interne appenniniche abruzzesi, molisane e la Campania. Vivace l’instabilità in Sardegna, mentre al Sud si assisterà ad un corposo aumento della nuvolosità.
Lunedì, quando cominceranno a prevalere le correnti di Libeccio, le maggiori precipitazioni interesseranno le regioni tirreniche. Dalla Toscana alla Calabria ombrelli a portata di mano, così come nelle Isole e localmente al Nord Italia. Andrà un po’ meglio sui versanti Adriatici e ionici, anche se ad inizio giornata qualche precipitazioni piuttosto vivace sembra possa coinvolgere la Puglia.
Nei giorni successivi spazio all’Inverno. E’ probabile che i venti si dispongano gradualmente settentrionali, innescando un diffuso e corposo calo termico. Difficile dire se si avranno precipitazioni significative, anche se sembra che una residua instabilità possa manifestarsi nelle regioni Centro Meriodinali. Staremo a vedere.