Abbiamo riassunto, in poche righe, quel che è stato il leit motive dell’intera stagione primaverile: l’instabilità. Certamente verrà ricordata come una primavera piovosa, fin troppo, a tratti calda a momenti – come l’attuale – fredda. Il freddo che non t’aspetti è giunto a fine maggio e rischia di avere una ulteriore propaggine nel corso della prossima settimana. Perché dopo un temporaneo rialzo delle temperature ad opera dei venti meridionali, sembrerebbe poter subentrare un altro nucleo artico. Insomma, anche la prossima settimana rischia di relegare il sole verso altri lidi.
Il tempo domenica 26 maggio
Le regioni settentrionali, al pari delle centrali tirreniche, godranno di un netto miglioramento. Prevarranno le schiarite, ma continuerà a far fresco. Le temperature massime, grazie ad un maggiore soleggiamento, registreranno un generale rialzo. Da segnalare insistenti annuvolamenti sui crinali alpini, con annesse nevicate. La causa è imputabile alla sostenuta ventilazione settentrionale, che continuerà ad interessare l’intero Paese.
Sulle centrali adriatiche e ancor più al sud, prevediamo dell’instabilità abbastanza accentuata che porterà piogge anche a carattere di rovescio o temporale. Probabili persino delle nevicate sulle maggiori cime dell’Appennino meridionale, mentre sul settore centrali nevicherà attorno ai 1400 metri. Nelle due isole maggiori prevarrà il bel tempo, ma il Maestrale renderà il clima fresco.
Lunedì bel tempo e temperature in aumento
La settimana si aprirà all’insegna del sole un po’ dappertutto. Tuttavia, dal pomeriggio, assisteremo ad un aumento della nuvolosità sulla Sardegna, dove inizierà a soffiare lo Scirocco. Entro sera si dovrebbero verificare i primi piovaschi, mentre le nubi medio alte si estenderanno sul nordovest e in Toscana. La rotazione dei venti dai quadranti meridionali innescherà un generale aumento delle temperature, ma annuncerà un nuovo imminente peggioramento.
Da martedì altre piogge
Una nuova ondata di maltempo investirà le regioni del centro nord, determinando piogge a carattere irregolari e sovente a sfondo temporalesco. Il netto rialzo delle temperature confinerà la neve alle sole Alpi, oltre i 2000/2200 metri di altitudine. Al sud giornata dal clima tardo primaverile, i cieli proporranno ampi rasserenamenti salvo sterili velature in transito sin dal mattino.
E’ mercoledì che la situazione potrebbe registrare un più corposo peggioramento, a causa dell’ingresso di un nuovo nucleo freddo dal Golfo del Leone. Potrebbe scavarsi un’area di Bassa Pressione tra la Corsica e il Mar Ligure, che produrrebbe condizioni di maltempo a tratti intenso e persistente al centro nord e in Sardegna. Le temperature caleranno bruscamente e potrebbe tornare la neve sia sulle Alpi che sull’Appennino centro settentrionale. Il sud, ancora in attesa, si preparerebbe ad accogliere la perturbazione nel corso del giovedì.