L’aria fredda, il fronte d’irruzione, s’è messo in moto. Nel giro di 48 ore percorrerà le migliaia di chilometri che dall’Artico conducono fin nel cuore del Mediterraneo. Il tutto s’accompagnerà con l’imponente struttura depressionaria che dalla Scandinavia si estenderà alle Alpi. Si creerà quello che in gergo definiamo “gradiente barico” (semplicemente differenza di pressione) tra i settori sudoccidentali del Continente e le restanti zone. E gradiente di pressione significa vento.
Vento che irromperà con foga, anche troppa, un po’ dappertutto. La mappa delle raffiche di vento al suolo attese nelle ultime ore di venerdì 20 Novembre parla chiaro: sarà burrasca, in qualche caso addirittura tempesta! Le velocità più alte – oltre 120 km/h – si registreranno sui crinali alpini occidentali e appenninici marchigiani. Non si scherzerà neppure sulle altre aree alpine, appenniniche e in Sardegna: sovente si raggiungeranno punte di 80/90, anche 100 kmh. Insomma, occorrerà ancorare per bene i piedi al suolo e prestare massima attenzione.