L’elemento saliente a breve termine.
Aria fredda dai Balcani sta fluendo sulle nostre regioni, complice una circolazione di Bassa Pressione presente sull’Egeo. Le correnti orientali ci terranno compagnia anche domani, poi assisteremo ad un graduale cambiamento per lo sprofondamento di un vortice ciclonico tra la Penisola Iberica e il Nord Africa.
L’elemento saliente a medio termine.
Nel precedente editoriale dicemmo che le sorti meteorologiche peninsulari sarebbero imprescindibilmente dipese dal posizionamento dell’area ciclonica iberico-marocchina. Secondo gli ultimi aggiornamenti gli effetti sulla Penisola saranno meno diffusi, ma ove presenti risulteranno marcati. La rotazione del minimo causerà una risalita di venti umidi e miti da SE, che si propagheranno al Centro Sud e nelle Isole. Al Nord il cuscino d’aria fredda potrebbe persistere un po’ più a lungo, determinando nuove nevicate a bassissima quota. Probabilmente su diverse zone della Val Padana centro occidentale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Tra la fine del mese e la prima settimana di Febbraio ecco concretizzarsi quel cambio circolatorio menzionato in apertura. L’Anticiclone delle Azzorre, dopo aver tentato di congiungersi con l’Alta Pressione Russa, dovrebbe riproporsi verso nord dirigendosi verso l’Islanda e le Isole Britanniche. Nel contempo ramo euro-asiatico del Vortice Polare potrebbe scivolare verso sud, apportando una forte irruzione d’aria Artica sull’Europa centro settentrionale.
Il trend a lungo termine:
Gran parte del Continente vivrà quindi una prosecuzione del gelo, ma stavolta le correnti Artiche potrebbero giungere fin sull’Italia causando un peggioramento di chiaro stampo invernale. Potrebbe essere soltanto la prima di una serie di pulsazioni dinamiche dell’Alta Pressione oceanica, ciò vuol dire che si avrebbero anche altre occasioni per nuove irruzioni d’aria fredda sin sul Mediterraneo.
Elementi di incertezza:
Paradossalmente paiono dipanarsi i dubbi concernenti lo schema barico di massima, i modelli sono infatti sostanzialmente concordi nell’identificare una forte irruzione d’aria Artica tra la fine di Gennaio e gli inizi di Febbraio. L’incertezza è data essenzialmente dalla traiettoria del nucleo polare, che dipenderà a sua volta dall’asse d’inclinazione del blocco anticiclonico atlantico. Non ci resta che seguire i prossimi aggiornamenti e cercare di capire se anche l’Italia cadrà nella morsa del crudo Inverno.
Fattori di normalità climatica:
L’andamento termico medio relativo alle varie località peninsulari evidenzia una tendenza al sotto media, specie nel lungo periodo. Si avrà un leggero rialzo delle temperature al Centro Sud sul breve-medio periodo, mentre al Nord continuerà a far freddo.
Se consideriamo che Gennaio era noto per essere secco e talvolta anticiclonico, le precipitazioni che stanno interessando le nostre regioni esulano da quella che sino a qualche anno fa era considerata la normalità per il mese in corso. All’orizzonte appaiono nuove intense precipitazioni e non escludiamo che in qualche area peninsulare si possano creare delle situazioni di crisi.
Focus: evoluzione sino al 04 febbraio 2010
Sino a domenica il tempo non sarà poi così male, domani avremo ancora qualche fenomeno sulle regioni Adriatiche e al Sud, con possibilità di residue nevicate a bassa quota. Domenica precipitazioni che cesseranno un po’ dappertutto, ma giungeranno nubi da ovest e in serata qualche piovasco potrebbe affacciarsi sulla Sardegna orientale. La prima parte della settimana sarà caratterizzata da condizioni di maltempo inizialmente al Nord e nell’Isola, poi vi sarà un parziale coinvolgimento anche del Centro Sud. Probabile che sulla Val Padana centro occidentale torni la neve, soprattutto nella giornata di lunedì e nella prima parte di martedì.
Successivamente si potrebbe avere un temporaneo miglioramento, ma verso gli ultimi giorni del mese inizierebbe a fluire aria fredda Artica. Si andrebbe a creare un vortice ciclonico sui nostri mari, che andrebbe a causare un peggioramento con possibilità di nevicate su diverse regioni sino a bassa quota.
Evoluzione sino al 09 febbraio 2010
La prima settimana di Febbraio potrebbe proporci condizioni meteorologiche decisamente invernali, segnate da ultiori apporti d’aria fredda provenienti dall’Artico. Potrebbero quindi presentarsi nuove occasioni per nevicate a bassa quota, anche in quelle regioni ove sinora l’Inverno è restato un po’ in disparte.
In conclusione.
Tutto fa pensare che l’Inverno ha ancora molte cartucce da sparare. Non ci scorderemo mai di dire che la seconda parte della stagione è spesso quella più propizia alle invasioni d’aria Artica, dirette sovente sulle regioni Centro Meridionali.