L’elemento saliente a breve termine.
Stiamo andando incontro ad un radicale cambio circolatorio, un nucleo di aria gelida si porterà infatti sull’Europa centro occidentale condizionando pesantemente il tempo anche nelle nostre regioni.
L’elemento saliente a medio termine.
Lo spostamento del Vortice gelido verso ovest dovrebbe portare all’isolamento di un nucleo anticiclonico tra l’Islanda e la penisola Scandinava, con estensione sino alla Russia Europea. Fluirebbero così correnti fredde orientali lungo il bordo meridionale della struttura stabilizzante, giungendo anche nel Mediterraneo. Evoluzione piuttosto complessa, dovremo valutare coi giorni la possibilità di interazioni umide mediterranee e oceaniche sulle nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Seguirebbe, ma il condizionale è d’obbligo, uno spostamento anticiclonico verso ovest, vale a dire che l’Anticiclone presente a nord potrebbe avvalersi di una base atlantica che stopperebbe l’avanzata delle perturbazioni dall’Oceano ad est.
Il trend a lungo termine:
Se tale trend trovasse riscontro non è da escludere che il nuovo anno possa proporre una irruzione di aria gelida Artico-Marittima nel Mediterraneo.
Elementi di incertezza:
Si diceva prima della complessità evolutiva legata agli spostamenti della struttura anticiclonica alle alte latitudini. Non sarà l’unico elemento di incertezza, dovremo difatti valutare l’azione del ramo canadese del Vortice Polare.
Seguendo alcune tra le più autorevoli proiezioni non è da escludere infatti che si possa verificare l’estensione del Vortice ciclonico in pieno Oceano.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari notiamo un trend termico decisamente al di sotto della norma.
Le precipitazioni dovrebbe risultare molto probabili nel periodo Natalizio, per poi osservare una temporanea pausa attorno a fine anno. Con ripresa con l’ingresso di Gennaio.
Focus: evoluzione sino al 04 gennaio 2009
Il primo step previsionale è quello che ci traghetterà dopo il Natale. Una fase caratterizzata da gelo e neve nelle regioni Settentrionali e parte delle Centrali, mentre altrove potrebbe agire un richiamo di aria più mite che porterebbe piogge e relegherebbe le precipitazioni nevose ai soli rilievi. Peraltro a quote elevate.
Seguirebbe un’attenuazione delle precipitazioni ma non del freddo, visto l’afflusso di fredde correnti orientali. Tuttavia andranno valutate altre ingerenze umide mediterranee o oceaniche, che potrebbero portare, per i contrasti termici evidenti, alla formazione di minimi secondari la cui collocazione, oggi, è improbabile.
Evoluzione sino al 09 gennaio 2009
Poi, nella prima settimana di Gennaio, si potrebbe verificare un’irruzione di aria gelida Artica, in estensione sin sul Mediterraneo. Ipotesi suggestiva, che valuteremo attentamente nel corso dei prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
Si conferma pertanto un periodo molto favorevole a condizioni meteo invernali su tutte le nostre regioni.