Breve intermezzo Atlantico:
l’Alta Pressione, che va estendendosi ad est, dovrà chinarsi dinanzi alle correnti atlantiche. Il lobo Canadese del Vortice Polare mantiene alte le velocità zonali e un’area ciclonica riuscirà ad inserirsi all’interno della struttura anticiclonica influenzando parzialmente il tempo peninsulare.
Grandi manovre invernali:
chi dava per spacciato l’Inverno sarà costretto a ricredersi. Tra qualche giorno sentiremo parlare del gelo sull’Europa orientale e sarà a causa del secondo dei due lobi del Vortice Polare. Una ridistribuzione dei nuclei indotta, lo ricordiamo, da ripetuti riscaldamenti della stratosfera in area Pacifica. Ora, anche qualora l’Italia dovesse restarne ai margini, la dinamica barica che andrà ad instaurarsi depone a favore di una seconda fase invernale decisamente dinamica.
I primi freddi nel weekend:
la vicinanza del nucleo gelido, che come detto si posizionerà sull’Europa orientale sin sui Balcani, farà sì che già nel weekend riprenda a fluire aria piuttosto fredda. Arriverà da est, ma stavolta si propagherà all’intera Penisola pur con precipitazioni maggiormente probabili nelle solite note: Adriatiche e al Sud. L’interazione con la massa perturbata Atlantica, che evolverà a goccia fredda sul nord Africa, provocherà un peggioramento sulle Isole Maggiori.
Temperature al di sotto della norma:
analizzando le proiezioni termiche prodotte dai Modelli, notiamo un calo sostanziale delle temperature che potrebbe favorire valori inferiori alla norma sino alla conclusione del mese.
Scenari ipotetici:
nello scorso editoriale ipotizzammo la formazione di anticiclonici termici-dinamici a seguito della stratificazione dell’aria fredda al suolo. Guardando i Modelli è un’ipotesi che acquista maggiori probabilità di realizzazione, tant’è che sia ECMWF sia GFS indicano la strutturazione di un’altra pressione di quel genere sull’Europa orientale e settentrionale. Non solo. Il riscaldamento stratosferico sembra in grado di propagarsi alla troposfera causando una rottura del Vortice Polare. Qualora il lobo Canadese del Vortice Polare perdesse vorticità, potrebbe approfittarne l’Alta delle Azzorre tentando un’espansione verso nordest. Scenari affascinanti, che vedrebbero il freddo artico-continentale penetrare alle nostre latitudini.
Sarà la svolta tanto attesa?:
Non è da escludere. Ma è giusto ribadirlo, tutti i tasselli debbono incastrarsi nel modo giusto ma ciò non toglie che da qui a Febbraio crescano le occasioni per invernate degne di tal nome.
Focus: evoluzione sino al 24 gennaio 2012
Le condizioni metep sono in fase di miglioramento. L’Alta delle Azzorre si sta portando più ad est, ma come detto sarà una fase di bel tempo dalla durata effimera perché sin da giovedì giungeranno disturbi nuvolosi indotti dalle correnti Atlantiche. Nubi che si accresceranno ancor più venerdì sulle regioni tirreniche, con pioviggini annesse, mentre sabato comincerà ad affluire l’aria fredda Balcanica per gli ormai noti meccanismi evolutivi.
Freddo che potrebbe accompagnarci per buona parte della prossima settimana e a questo punto è bene sottolineare che la retrogressione del nucelo gelido potrebbe divenire realtà. Riteniamo pertanto possibile un’intensificazione dell’ondata di freddo con prospettive nevose a seconda di come andranno ad evolvere eventuali minimi ciclonici.
Evoluzione sino al 29 gennaio 2012
Scenari che non sembrano registrare particolari modifiche neppure a lungo termine ed in ragione di ciò anche gli ultimi giorni di Gennaio potrebbero proporci condizioni meteorologiche prettamente invernali.
In conclusione.
Insomma, forse sarà davvero la volta buona che l’Inverno si farà apprezzare sull’Europa e in Italia. Un Inverno che finora aveva latitato ma che potrebbe rialzare la testa proprio quando in tanti lo davano per spacciato.