Primi cenni di debolezza:
l’Alta Pressione sta subendo un doppio attacco: il primo viene da ovest e sta coinvolgendo la Sardegna, il secondo è più defilato ad est e provoca dell’instabilità sulla Penisola Ellenica. Un’azione a tenaglia che trancerà la radice subtropicale, provocando uno sbilanciamento della struttura anticiclonica verso ovest. Per quel che ci riguarda, tra le due azioni è sicuramente fondamentale la prima, perché da ovest assisteremo ad un progressivo rinvigorimento delle saccature atlantiche.
Tempo dai due volti:
gran parte dell’Italia continuerà ad usufruire della protezione anticiclonica, mentre l’azione destabilizzante iberica determinerà un discreto peggioramento del tempo nelle due isole. Trattandosi di una goccia fredda, alimentata da aria fredda alle alte quote, andrà ad enfatizzare i contrasti termici col cuscino d’aria caldo-umida stagnante alle quote inferiori. E’ la condizione ideale per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, che potrebbero colpire entrambe le isole nelle prossime 48-72 ore.
Temperature in diminuzione:
nonostante la permanenza dell’Alta Pressione, assisteremo ad un graduale calo delle temperature. La causa principale è imputabile al taglio della radice subtropicale, che come detto subirà un attacco incrociato ovest-est. E’ bene ricordare che sino ad oggi, per quasi una settimana, sono stati registrati valori superiori alla norma – mediamente – di 5/7 gradi. Da domani diminuiranno un po’, ma per un rientro alla normalità dovremo attendere probabilmente il fine settimana.
Imponente cambiamento:
più che gli effetti a livello del nostro paese, di cui si discuterà a breve, ampliamo la visuale e diamo uno sguardo alle sostanziose variazioni dell’assetto barico su scala europea. Anzitutto la depressione atlantica che ha provocato le alluvioni lungo l’asse Franco-Iberico tenderà a spostarsi ad est, sfruttando il concomitante spostamento dell’Anticiclone verso ovest. Nel frattempo, sul comparto Russo-Scandinavo si stabilirà un ramo del Vortice Polare che porrà in essere la prima, vera ondata di freddo. Un massiccio afflusso Artico si propagherà sull’Europa centrale, puntando minacciosamente le Nazioni occidentali. Una parte dell’aria fredda proverà a raggiungere il Mediterraneo, probabilmente dalla Valle del Rodano, ma prima assisteremo ad un peggioramento da ovest.
Gli effetti in Italia:
nel fine settimana arriverà una perturbazione atlantica, ovvero quel che resta dell’ampia depressione proveniente dalla Spagna. Ma questa depressione potrebbe fungere da calamita nei confronti dell’aria fredda artica, che andrebbe ad alimentare la formazione di una Bassa Pressione tirrenica. Questa, a nostro avviso, è l’ipotesi più probabile ma che andrà rivista e rivalutata a ridosso dell’evento.
Focus: evoluzione sino al 04 novembre 2012
Sino a giovedì avremo condizioni di bel tempo un po’ dappertutto, ad esclusione delle isole maggiori dove invece ci aspettiamo una crescente instabilità. Non mancheranno piogge e temporali, che dalla Sardegna tenderanno a propagarsi sulla Sicilia. Lo spostamento anticiclonico coinciderà con uno spostamento delle nebbie. Se attualmente sono riscontrabili al nordest, nelle prossime 72 ore le osserveremo formarsi più facilmente sulle pianure nord occidentali. Quindi in Piemonte, in Lombardia e in Emilia.
Il brusco cambiamento si manifesterà nel fine settimana. Comincerà venerdì, con un primo impulso perturbato proveniente da ovest, proseguirà sabato e domenica, quando ci aspettiamo un ulteriore apporto ciclonico che dovrebbe sfociare con la formazione di una Bassa Pressione tra il Mar Ligure e il Tirreno. Solitamente queste figure apportano condizioni di maltempo diffuso e persistente, ma come detto pocanzi si dovrà necessariamente attendere i dovuti riscontri.
Evoluzione sino al 09 novembre 2012
A prescindere dall’origine del maltempo, ci preme sottolineare che probabilmente avremo condizioni di tempo prettamente autunnale per tutta la prima decade di Novembre.
In conclusione.
Insomma, dopo un periodo di pausa, l’autunno sembra in grado di riportarsi al timone. Una svolta sostanziale, che dovrebbe accompagnarci alla comparsa dei primi veri freddi stagionali.