L’evoluzione generale
Gli elementi nuovi che possiamo presentare ai lettori sono pochi, perlomeno dal punto di vista delle figure bariche presenti su scala Europea. Pare invece estremamente interessante la disposizione che le stesse sembrano intenzionate ad assumere, soprattutto le alte pressioni.
Avremo difatti la presenza sia dell’alta pressione delle Azzorre che dell’anticiclone scandinavo. Quel che sembra possibile è la formazione di un ponte di alta pressione tra le due suddette figure, passante per buona parte dell’Europa Centro occidentale.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Se tale evoluzione dovesse trovare conferme nei prossimi giorni potremmo ritenere che l’autunno “sfonderebbe” la porta del Mediterraneo. Il perché? La disposizione del ponte così come proposta determinerebbe la discesa di masse d’aria fredda dal Nord Europa verso i Balcani e la nostra Penisola, dove si scaverebbe una vasta area perturbata in quota.
L’aria fredda scorrerebbe appunto sul bordo orientale del ponte anticiclonico, andando ad alimentare la suddetta depressione. In simili circostanza non si può che prevedere un peggioramento del tempo fin sulla nostra Penisola. peggioramento che interesserebbe non solo le regioni Adriatiche, bensì anche i settori occidentali.
L’elemento interessante risiede infatti nell’estensione della goccia fredda, che ingloberebbe i Paesi dell’Est e quasi tutta la nostra Penisola. Ecco allora che le condizioni del tempo subirebbero un’inesorabile decadenza, con temperature in sensibile calo, temporali, probabili grandinate e con la prima neve che imbiancherebbe decisamente Alpi e Appennino Centro settentrionale a quote relativamente basse.
Il tempo sarebbe invece decisamente stabile su Penisola Iberica e su buona parte dell’Europa Centro settentrionale, fin verso i Paesi Scandinavi con la sola eccezione delle Isole Britanniche, interessate da perturbazioni associate ad una depressione d’Islanda vista in grande spolvero.
In conclusione
Possiamo certamente porre l’accento sul fatto che la previsione potrebbe rappresentare anche una possibilità piuttosto fresca. Tuttavia vi sono segnali inequivocabili che ci fanno ritenere che la suddetta evoluzione non si discosterà tanto da quella che sarà la futura realtà. Anche perché il tutto seguirebbe una logica che vuole il proseguo dei tanto discussi scambi meridiani, responsabili dell’estrema dinamicità della stagione estiva in fase di conclusione.