L’elemento saliente a breve termine.
Avremo una parziale modifica strutturale della Depressione Islandese, tale da convogliare le intense perturbazioni atlantiche un po’ più lontane dalla nostra Penisola.
L’elemento saliente a medio termine.
Un nuovo impulso perturbato transiterà sul Nord nella giornata di lunedì, ma sarà debole. Sul resto d’Italia assisteremo ad un progressivo rinforzo di un campo di Alta Pressione che si avvarrà alla base di un supporto mite nord africano. V’è da dire che l’asse principale dovrebbe permanere più a sud, impossibilitato a estendersi verso nord dal flusso di correnti atlantiche. Avremo quindi condizioni di tempo buono, ma i cieli non sempre saranno sereni. Al Nord e in parte anche al Centro vi saranno spesso nubi qua e là con parziali annuvolamenti.
L’elemento saliente a lungo termine.
Dall’analisi odierna emerge un aspetto quanto mai interessante. I principali Centri di Calcolo intravedono la possibilità di un blocco anticiclonico a cavallo tra l’Europa occidentale e il Mediterraneo.
Il trend a lungo termine:
Uno scenario barico di questo genere sappiamo deporre a favore di colate d’aria fredda spesso verso l’Europa orientale. E’ ciò che dovrebbe avvenire e in più v’è da considerare la presenza di campi anticiclonici nelle zone settentrionali del Continente. Tra le quali appare l’Anticiclone Russo-Siberiano.
Elementi di incertezza:
E’ senza dubbio prematuro azzardare ipotesi legate ad eventuali ondate di gelo sulla nostra Penisola. Affinché ciò si possa realizzare debbono crearsi tutta una serie di coincidenze favorevoli. Alla luce della possibile evoluzione le sorti meteorologiche della Penisola dipenderanno, e non poco, dalla formazione e disposizione del blocco anticiclonico sull’Europa occidentale.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico possiamo dirvi subito che rispetto ai giorni precedenti vi sono molti più membri previsionali che indicano un deciso calo delle temperature attorno a metà Dicembre. Valori che potrebbero calare anche di molto al di sotto della media, ma ovviamente è una disputa ancora tutta da decifrare.
Per quel che concerne le precipitazioni possiamo invece notare come si vada incontro a un periodo di stanca. I pochi fenomeni presenti potrebbero interessare le regioni Settentrionali, lambite da spifferi d’aria umida atlantica.
Focus: evoluzione sino al 17 dicembre 2009
Da domani il tempo andrà lentamente migliorando. Il Nord sarà ancora lambito dal flusso di aria umida proveniente dall’Atlantico e nella giornata di lunedì transiterà un debole impulso perturbato che determinerà un parziale peggioramento. Qualche fenomeno potrebbe sconfinare sin su Toscana e Marche. A seguire il rinforzo di un cuneo anticiclonico dovrebbe determinare un miglioramento per l’Immacolata, anche se non escludiamo dei disturbi all’estremo Sud per una circolazione di tipo settentrionale.
Nei giorni successivi, attorno al 12-13 Dicembre, ecco che gli scenari potrebbero iniziare a mutare. Correnti più fredde da NE potrebbero difatti iniziare a fluire sulle nostre regioni, causando un graduale calo delle temperature.
Evoluzione sino al 22 dicembre 2009
L’ultimo step previsionale potrebbe proporci bianche sorprese. Non è da escludere infatti che nuclei di aria gelida in moto retrogrado possano portarsi verso l’Europa centrale con possibili risvolti anche in Italia.
In conclusione.
Sembra proprio che quest’anno il periodo pre-Natalizio possa riservarci delle bianche sorprese. Che sia il preludio ad un Inverno coi fiocchi? E’ troppo presto per dirlo.