Com’è stato il mese di Febbraio:
il bilancio, se si guarda l’andamento mensile nella sua interezza, è certamente positivo. Le piogge, spesso abbondanti, hanno contribuito a ripristinare la normalità pluviometrica in varie parti d’Italia. La neve, localmente abbondante, è servita a rimpinguare le riserve in vista del prossimo ponte pasquale. Salvo avvezioni calde eccezionali, la situazione potrebbe consentire una prosecuzione della stagione invernale senza grosse difficoltà. Il freddo è giunto a più riprese, coinvolgendo ben o male l’intera Penisola. Insomma, alla fin dei conti abbiamo avuto tutti gli ingredienti tipici di un mese invernale in piena regola.
E’ arrivata la primavera:
ieri ha esordito ufficialmente la primavera meteorologica. Marzo, come ben sappiamo, è statisticamente un mese estremamente variabile. O se preferite decisamente dinamico. E’ in grado di mostrarci il suo lato primaverile, così come può essere capace di consegnarci rigurgiti invernali consistenti. Un andamento meteo-climatico che guarda caso sarà osservabile da qui a qualche giorno. Attualmente sta affluendo aria particolarmente mite oceanica, tant’è che tra oggi e domani assaporeremo i primi tepori stagionali. In seguito avremo nuovamente a che fare col freddo e con le nevicate a bassa o bassissima quota.
Altalena termica:
evidentemente le temperature risentiranno, pesantemente, degli scenari evolutivi suddetti. Le prossime 24 ore proporranno infatti valori termici superiori alle medie del periodo: localmente verranno registrate temperature superiori alla norma anche di 7-8°C. Nelle 48 ore successive, invece, i termometri crolleranno ed avremo in men che non si dica un’anomalia di segno opposto. Sul dopo, come vedremo a breve, sussistono incognite di rilievo: c’è chi prefigura una prosecuzione del freddo, chi invece una rapida ricucitura anticiclonica tale da consegnarci un rapido rientro nella normalità termica.
Fenomeni intensi:
oltre alle temperature, elemento di sicuro impatto, avremo a che fare con precipitazioni localmente abbondanti. Il contrasto termico tra l’aria mite preesistente e quella fredda in arrivo implementerà manifestazioni atmosferiche violente. Ci aspettiamo intensi temporali ed anche nubifragi, oltre ovviamente a copiose nevicate a bassissima quota.
Neve a quote collinari:
le precipitazioni nevose, lo confermiamo, saranno in grado di spingersi a bassissima quota. Nelle zone interne del Centro, localmente anche a Sud e sulla Sardegna, le nevicate arriveranno facilmente in collina. In seguito, al passaggio del Vortice Ciclonico al Sud, nevicherà anche a ridosso delle colline appenniniche meridionali. Va detto che tra Marche ed Abruzzo, maggiormente esposte alle correnti di Grecale, l’intensità dei fenomeni potrebbe favorire gragnolate fin quasi sulle coste.
Poi cosa succederà?:
L’Alta delle Azzorre, in espansione al di là delle Alpi, proverà ad invadere il nostro Paese ma potrebbe essere ostacolato dalla presenza di un’ampia lacuna barica tra l’Italia e i Balcani. Qui permarrebbe aria piuttosto fredda e non escludiamo che il nucleo freddo balcanico sia in grado di riportarsi sulle nostre regioni tramite un inaspettato movimento retrogrado. Se tale proiezione si avverasse, il rigurgito invernale avrebbe modo di persistere più a lungo.
Focus: evoluzione sino al 15 marzo 2015
Domani prevarrà il bel tempo e le poche nubi presenti non dovrebbero dar luogo a fenomeni sostanziali. Il clima, lo ripetiamo, sarà mite. Mercoledì avremo un repentino cambiamento: dal pomeriggio rapido peggioramento al Centro Nord, tirreniche e meridionali e sulla Sardegna. Inizierà ad affluire aria fredda e le nevicate scenderanno a quote collinari sull’Appennino settentrionale. Giovedì e venerdì farà freddo praticamente ovunque, ma i fenomeni si concentreranno tra le adriatiche centro meridionali e il Sud. Le nevicate si spingeranno a quote collinari.
Il fine settimana potrebbe risentire della circolazione fredda secondaria in arrivo da est, non escludiamo tra l’altro nuove nevicate a bassa quota nelle regioni maggiormente esposte ai venti orientali. Altrove più sole ma temperature invernali, soprattutto di notte. A seguire dovrebbe comunque intervenire l’Alta delle Azzorre, ripristinando in tal modo condizioni di bel tempo e temperature più consone al periodo.
Evoluzione sino al 20 marzo 2015
Difficile ipotizzare, almeno al momento, uno scenario meteo-climatico affidabile. Alcune proiezioni modellistiche indicano un possibile ritorno del freddo, altre puntano invece ad un’affermazione ben più convincente dell’Anticiclone.
In conclusione.
L’inverno può considerarsi ufficialmente archiviato, ma come detto più volte ciò non toglie che anche nelle prossime settimane possano realizzarsi irruzioni fredde degne di nota.