L’elemento saliente a breve termine.
Il percorso settimanale, che andrà a condurci verso il nuovo anno, sarà segnato da un campo di alta pressione oceanico-continentale che, data la sua posizione centro europea, piloterà aria fredda orientale verso l’Italia. Circolazione coadiuvata da aree cicloniche in quota che andranno a determinare relative condizioni di instabilità tra lato adriatico e regioni meridionali.
L’elemento saliente a medio termine.
In avvio 2008 si osservano importanti cambiamenti in sede continentale. Si conferma il rinforzo anticiclonico scandinavo, in evoluzione verso anticiclone finno-russo. Un sistema anticiclonico che andrebbe a pilotare, nel suo bordo sud orientale, aria gelida verso l’Europa centrale e meridionale, non si escludono nuove possibili retrogressioni di nuclei continentali verso il bacino del Mediterraneo.
L’elemento saliente a lungo termine.
Una tendenza che pare confermarsi anche nel lunghissimo termine, con la complicanza dettata dalle possibili interferenze oceaniche da ovest.
Il trend a lungo termine:
Se l’impianto barico dovesse permanere tale, vi potrebbero essere nuove occasioni nevose per molte delle nostre regioni, stavolta anche su quelle settentrionali.
Elementi di incertezza:
Sappiamo che quando si osservano evoluzioni votate al blocco della circolazione occidentale subentrano delle difficoltà previsionali non indifferenti.
L’asse di inclinazione anticiclonico andrà a influenzare direttamente il flusso gelido continentale e con esso la traiettoria dei nuclei ciclonici ascrivibili.
Fattori di normalità climatica:
La media delle osservazioni indica un brusco calo termico tra la fine e l’inizio dell’anno. I valori dovrebbero portarsi sotto media, cià starebbe a significare l’ingerenza fredda orientale.
Il prosieguo mensile, meglio, l’ingresso in seconda decade, pare proporre un rientro alla normalità termica. C’è da dire che il diagramma delle precipitazioni appare piatto, ma in simili circostanze è difficile identificare la formazione di minimi secondari ad evoluzione tirrenica.
Focus: evoluzione sino al 08 gennaio 2008
Il primo step previsionale che porta alla conclusione dell’anno. Come detto in apertura avremo una persistente presenza anticiclonica che si mostrerà decisamente debole in quota. La disposizione continentale porterà aria fredda verso il Mediterraneo, oltre al transito di gocce fredde che andrebbero a portare fenomeni, nevosi anche a quote medio-basse, tra Adriatico e regioni meridionali.
La prima settimana del nuovo anno potrebbe rivelarsi estremamente interessante. Il blocco anticiclonico settentrionale piloterebbe aria gelida verso l’Europa centrale, orientale e con buona probabilità anche sul comparto Mediterraneo. Alcuni proiezioni vedono un nucleo gelido continentale in moto retrogrado verso ovest. Traiettoria da valutare attentamente.
Evoluzione sino al 13 gennaio 2008
A lungo raggio non escludiamo che l’impianto barico resti immutato, anzi, nulla vieta che l’alta pressione oceanica possa ergersi meridianamente a blocco delle correnti occidentali e che ulteriori impulsi gelidi si portino verso ovest.
In conclusione.
La tendenza evolutiva conferma in toto gli editoriali proposti in precedenza, l’esperienza ci porta a non escludere un remake dell’impianto barico che ha portato gelo e neve a metà dicembre. Stavolta con maggiore incidenza dal punto di vista termico.