Evoluzione generale: L’inizio settimana porterà un progressivo calo termico su tutte le regioni, maggiore su quelle Settentrionali. Il posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre sull’Europa Centro occidentale, con fulcro sulle Isole Britanniche, porterà uno scorrimento di aria fredda, inizialmente Artico-Marittima, verso Sud. Il bacino del Mediterraneo sarà interessato dall’isolamento di una goccia fredda in quota, figlia dell’area ciclonica attualmente presente e che troverà nuova linfa nelle correnti Nord orientali.
Alta pressione che, tra mercoledì e giovedì, tenderà a distendersi verso Nordest, in direzione della Scandinavia e della Russia Europea. L’afflusso freddo diverrà pertanto Continentale, tuttavia v’è da considerare la mancanza di un vero serbatoio freddo al di là degli Urali così come sui Balcani. Lecito pertanto attendersi un deciso raffreddamento ma nessuna ondata di gelo. Vi sarà persino instabilità a carattere sparso, specie al Sud, con la neve che potrà fare la sua comparsa anche a quote collinari.
Il weekend porterà dapprima un ulteriore raffreddamento su tutte le regioni, con locali spruzzate di neve in collina su medio e alto Adriatico venerdì, successivamente si assisterà ad una lenta ripresa termica ad iniziare dal Sud, laddove sarà attiva instabilità dettata dall’isolamento di una nuova goccia fredda in quota. Figura ciclonica che potrebbe, il condizionale è d’obbligo, replicare la situazine meteorologica che ha interessato le Isole maggiori nell’utlima settimana.
lunedì 18 dicembre 2006
Avremo condizioni di spiccata instabilità un po’ su tutte le regioni, specie sui settori orientali della Penisola ed al Sud. Attesi fenomeni sul Nordest, con nevicate sui rilievi alpini e prealpini con quota in deciso calo dalla serata, lungo l’Adriatico, con neve sui rilievi Appenninici oltre i 1400-1600 m, piogge su tutto il Sud, con neve relegata alle quote maggiori dell’Appennino. Maltempo anche sulla Sicilia, mentre sulla Sardegna si avranno condizioni di estrema variabilità, con locali precipitazioni alternate ad altrettante schiarite. Temperature in calo al Nord e su alto Adriatico. Altrove abbassamento più contenuto.
martedì 19 dicembre 2006
Calo termico che proseguirà anche martedì, allorquando avremo una decisa rotazione delle correnti dai quadranti Nord orientali. Le precipitazioni saranno relegate principalmente al Centro Sud, laddove vi sarà instabilità localmente accentuata, in particolare al Meridione. Sui settori occidentali del Nord avremo nubi sparse, più intense su quelli orientali ma fenomeni soltato su Romagna, con neve oltre gli 800 m. Neve che su Appennino Centro settentrionale cadrà oltre i 1100-1300 m di quota, mentre al Sud al di sopra dei 1500-1600 m. Le precipitazioni potranno risultare di moderata intensità su Sicilia, Calabria, Puglia ionica.
mercoledì 20 dicembre 2006
Il giro di boa settimanale porterà il calo termico in espansione al resto dell’Italia, mentre al Nord e su alto Adriatico le temperature resteranno stazionarie. Avremo anche un miglioramento, con cessazione dei fenomeni su tutto il Centro Nord. Locali deboli fenomeni, nevosi oltre gli 800 m, potranno interessare Abruzzo e Marche. L’instabilità investirà ancora la Sicilia, la Calabria e la Sardegna orientale, tuttavia con minore intensità rispetto ai giorni precedenti. Quota neve decisamente oltre i 1200-1400 m.
giovedì 21 dicembre 2006
Il giovedì non sono attese sostanziali variazioni. Né dal punto di vista termico, né dal fronte precipitazioni. Avremo ancora instabilità sparsa su Sicilia, Calabria e Puglia meridionale, con neve a quote simili al mercoledì, mentre altrove si potranno avere soltanto sporadici fenomeni sui settori orientali esposti alle correnti da Nordest. Qualche debole fenomeno, nevoso a quote alto collinari, potrà difatti raggiungere nuovamente la Romagna, l’Alto Adige, il Veneto ed il medio Adriatico.
venerdì 22 dicembre 2006
Il venerdì sarà con tutta probabilità la giornata più fredda della settimana, sino al sabato in mattinata, con ulteriore calo termico specie su medio ed alto Adriatico. Locali fenomeni potranno interessare le regioni del Nord: prima ad Ovest poi su Emilia Romagna, con a quote collinari. Al pomeriggio deboli fenomeni, nevosi in collina, su medio Adriatico, mentre al Sud e sulle Isole proseguirà la fase instabile. La neve cadrà, debole, generalmente oltre gli 800-1000, sulla Sicilia e la Calabria meridionale oltre i 1200-1400 m.