Scenari a dir poco inusuali, quelli previsti per i prossimi giorni. Anzitutto avremo un severo peggioramento nelle regioni centro meridionali, ad opera di un vortice ciclonico in fase di approfondimento sul nord Africa. Dopodiché giungerà un nucleo d’aria fredda da nord, sulla cui traiettoria sussistono ancora delle incertezze ma che comunque avrà risvolti notevoli in termini di precipitazioni e di temperature.
Il tempo mercoledì 22 maggio
Anzitutto ci sarà un peggioramento fin dalla prossima notte sulla Sardegna, la prima delle nostre regioni ad essere interessata dalla depressione proveniente dal nord Africa. Ci aspettiamo forti piogge, anche a carattere di rovescio o temporale. Dalla mattinata di domani assisteremo al suo spostamento verso il centro sud ed anche in questo caso le precipitazioni risulteranno particolarmente intense. Non si escludono locali nubifragi specie su Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata.
Andrà relativamente meglio sul nord e in Toscana, dove peraltro non sono da escludere episodi instabili durante le ore centrali. Segnaliamo l’intensificazione dei venti un po’ ovunque, che tenderanno gradualmente a disporsi da settentrione risultando forti o persino burrascosi sui mari circostanti le isole e sul Tirreno meridionale.
Giovedì 23 maggio
Insisteranno condizioni di tempo fortemente instabile nelle regioni centro meridionali e insulari, con piogge che sovente assumeranno carattere di rovescio o temporale. Le più colpite, a seguito dei venti da nw, dovrebbero risultare le tirreniche. Al nord ci aspettiamo condizioni di tempo migliore, specie ad ovest. Sul Triveneto e in Emilia Romagna riteniamo plausibili locali acquazzoni.
Il tempo nel fine settimana
L’avvento di correnti relativamente fredde dal Rodano innescheranno una diminuzione termica sostanziale specie al centro nord. Il tempo potrebbe peggiorare con decisione nelle regioni settentrionali, con piogge localmente intense e nevicate sui rilievi alpini addirittura fin sui 1000 metri lungo il confine. Non escludiamo spruzzate di neve anche sulle montagne appenniniche centro settentrionali, fin sui 1400/1600 metri. Va detto che l’instabilità interesserà un po’ tutte le regioni e che le temperature caleranno ovunque.