La perturbazione giunta ieri è ormai traslata in gran parte verso levante, pertanto le condizioni meteo sono migliorate dopo le nevicate che si sono localmente rivelate abbondanti sull’Emilia Romagna, sfiorando in talune zone le coste, mentre non sono mancati persino locali fenomeni di gelicidio laddove hanno prevalso le precipitazioni allo stato liquido. Le condizioni meteo restano tuttavia molto incerte, ma siamo in fase d’attesa per il prossimo peggioramento che s’annuncia ben più consistente, annunciato ormai da diversi giorni.
Aria fredda si sta infatti mettendo in moto verso la Penisola Iberica e presto favorirà la nascita di una profonda circolazione ciclonica, inizialmente sullo Stretto di Gibilterra ed in successivo movimento verso le Baleari e la Sardegna nel corso della giornata di domani. Questa bassa pressione richiamerà correnti più umide e temperate meridionali, che accompagneranno la parte più avanzata della perturbazione.
Tempo in peggioramento a partire dalla serata di domani, giovedì 7 Gennaio, sul Nord-Ovest e sull’Alto Tirreno, ma i fenomeni si propagheranno presto al resto del Nord. Le precipitazioni assumeranno, in questa fase, prevalente carattere nevoso fino in pianura sulle zone della Val Padana centro-occidentale. Il maltempo si accentuerà ulteriormente nella giornata di venerdì, come possiamo apprezzare nella cartina in basso e si avranno precipitazioni davvero copiose su tutto il Nord per l’intero arco della giornata.
La risalita sciroccale metterà alla frusta anche le regioni settentrionali, pertanto nel corso della giornata di venerdì le iniziali nevicate lasceranno rapidamente posto alla pioggia su gran parte della Val Padana e solo in Piemonte potrà resistere la neve localmente fino al piano. La “scaldata” si dovrebbe maggiormente avvertire sul Triveneto, con quota neve in netta risalita verso i 1200 metri tra i settori veneti e friulani. In quota tuttavia si avranno nevicate abbondanti e di portata eccezionale sembrano essere le precipitazioni nevose attese tra il Basso Piemonte e l’entroterra ligure: se venissero confermate, si tratta di nevicate di ingente portata fino a quote relativamente basse che potrebbero generare una situazione di caos in tutti i trasporti in aree densamente popolate.
Nel frattempo aria fredda si sarà messa in moto dalla Valle del Rodano verso la Sardegna già dalla fine della giornata di venerdì e, nel corso del week-end, tenderà a propagarsi su gran parte d’Italia, con effetti più rilevanti al Centro-Sud. L’entità di tale irruzione fredda appare parzialmente diminuita, in quanto il nocciolo freddo artico sembra costretto a fare un giro più largo tra Penisola Iberica ed Ovest Mediterraneo, prima di giungere come ritornante occidentale verso il cuore della nostra Penisola. In sintesi, si profila un’ondata di freddo di stampo invernale, ma nulla d’eccezionale, con rovesci che cadranno a tratti fino a quote generalmente collinari, ma difficilmente la neve, quella vera, potrà spingersi fino a toccare zone di pianura. L’aria artico-marittima, essendo molto fredda alle quote superiori dell’atmosfera, si trasferisce solitamente al suolo in occasione di abbondanti precipitazioni (forti rovesci convettivi), momenti nei quali pertanto la neve può raggiungere temporaneamente quote anche considerevolmente basse: la mappa in basso si riferisce alle precipitazioni stimate per l’intera giornata di domenica 10 Gennaio e si può vedere come saranno le regioni centro-meridionali tirreniche e le Isole Maggiori ad avere le maggiori condizioni di variabilità con fenomeni intermittenti (frequenti grandinate sulle coste e sulle pianure) inseriti in un contesto ventoso di variabilità.