L’elemento saliente a breve termine.
La settimana sarà dominata dal “solito” anticiclone africano, con molto sole e clima mite soprattutto al Centro Sud e nelle Isole. Al Nord avremo invece una parziale variabilità che potrebbe portare qualche isolato fenomeno. Domani e dopo al Nordovest e in Friuli, giovedì – a causa di un piccolo nucleo di aria instabile in prossimità dell’alto Adriatico – su coste friulane, venete e sull’Appennino emiliano romagnolo.
L’elemento saliente a medio termine.
La settimana ventura potrebbe invece portarci alcune interessanti novità. Sembra infatti che la Depressione d’Islanda possa guadagnare terreno verso l’Europa occidentale, tendendo la corda atlantica e causando un’accentuazione della circolazione umida fin sull’Italia. Il risultato sarà quello di un indebolimento dell’Alta Pressione che andrà ad incentivare condizioni di spiccata variabilità con occasionali deboli fenomeni nelle aree peninsulari più esposte ai venti da ovest.
L’elemento saliente a lungo termine.
Stante le proiezioni odierne non appaiono sostanziali cambiamenti della circolazione su scala continentale. Dovrebbe persistere quell’ampia Depressione a ridosso dell’Islanda.
Il trend a lungo termine:
Per poter valutare gli effetti sul tempo in Italia si dovrà valutare quale sarà l’asse principale della saccatura. Attualmente, per esempio, è orientato in pieno Atlantico e di contro sul Mediterraneo si ha quella risposta caldo umida proveniente dal nord Africa.
Elementi di incertezza:
E’ evidente che i maggiori elementi di incertezza derivino proprio dall’attività ciclonica suddetta. Va detto che i due principali Centri di Calcolo matematici (ECMWF e GFS) mostrano evoluzioni differenti. Il Modello europeo vede inizialmente una fase dettata dalla circolazione umida oceanica, a seguire uno spostamento dell’asse di saccatura in Atlantico porterebbe un nuovo parziale rigonfiamento dell’Anticiclone africano. Il Modello americano GFS è invece propenso ad un maggiore coinvolgimento peninsulare ad opera delle perturbazioni atlantiche. Anche in avvio di Dicembre. Chi avrà ragione?
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico ci rendiamo subito conto come l’Italia sia avvolta da un’anomalia termica positiva che viene mitigata in parte solamente al Nord. Nei prossimi giorni avremo un calo delle temperature che si dovrebbero riportare in qualche modo più vicine alle medie del periodo. Ma potrebbe comunque proseguire l’anomalia positiva.
Le precipitazioni sembra invece che possa ripresentarsi, ma non in modo eccezionale, nell’ultima decade mensile. Rammentiamo comunque che in varie zone peninsulari si è già raggiunto e superato il cumulato medio stagionale.
Focus: evoluzione sino al 29 novembre 2009
Per tutta la settimana il tempo sarà stabile e in genere con tanto sole al Centro Sud e nelle due Isole. Tuttavia anche sulle regioni Settentrionali avremo maggiori spazi di sereno. Giovedì però annuvolamenti di maggiore consistenza si potrebbero presentare sul Triveneto originando qualche sporadica precipitazione. La causa è imputabile a un piccolo nucleo instabile in quota che dovrebbe stazionare in prossimità dell’Alto Adriatico. Si avrà un parziale aumento della nuvolosità, temporaneo, anche sulle altre regioni e le temperature faranno registrare un leggero calo.
In seguito il flusso atlantico potrebbe affacciarsi con più convinzione e nell’ultima decade del mese avremo maggiori condizioni di tempo variabile con possibilità di deboli precipitazioni sulle Alpi e in genere nei settori occidentali della Penisola. In quelle zone cioè che dovrebbero risultare più esposte alla circolazione di tipo zonale.
Evoluzione sino al 04 dicembre 2009
Poter valutare le condizioni meteo attese per l’inizio di Dicembre è complicato, tuttavia stante le ultime proiezioni riteniamo più probabile un’influenza delle perturbazioni di origine atlantica.
In conclusione.
L’Estate di San Martino prosegue e ci terrà compagnia per buona parte della settimana, pur con qualche piccolo disturbo. Poi, forse, spazio nuovamente alle perturbazioni atlantiche.