Guarigione meteo:
si auspicava un miglioramento delle condizioni atmosferiche in grado di porre fine al meteo decisamente instabile delle scorse settimane. Luglio, che ha percorso gli stessi binari di giugno, verrà ricordato come uno dei peggiori mesi estivi dell’ultimo decennio. Alcune zone d’Italia hanno ricevuto precipitazioni eccezionali, in grado di mettere in risalto ancora una volta l’estrema fragilità idro-geologica del nostro territorio. Ora, però, lo scenario barico sta subendo modifiche sostanziali e l’estate attesa e desiderata non è più un miraggio.
Alta Pressione più convincente:
le variazioni più importanti riguardano le nostre latitudini. L’Alta delle Azzorre, finora assente ingiustificata, sta prendendo in mano il controllo delle operazioni ed avvalendosi di un supporto caldo subtropicale è in grado di incidere maggiormente sul nostro tempo.
Ma l’Atlantico non demorde:
pur in un quadro di maggiore stabilità, dobbiamo prestare attenzione a quel che accade all’altezza delle Isole Britanniche. Lassù, ostinatamente, le depressioni atlantiche non intendono abdicare e continuano a sfornare impulsi perturbati consistenti. Uno di questi lambirà il nostro Paese a metà settimana, riuscendo ad inserire sbuffi d’aria fresca lungo l’Adriatico. Niente a che vedere con quanto accaduto fino all’altro ieri, stavolta non dovremo affrontare Vortici Instabili capaci di prendere a ceffoni l’estate, ma dovremo sopportare qualche consistente temporale.
Normalità termica:
se si eccettua il caldo moderato che si sta manifestando in alcune aree del Sud Italia, l’altra lieta notizia è il ritorno delle temperature su canoni più consoni al periodo. Osservando l’andamento del profilo termico, scorgiamo valori assolutamente normali almeno sino a Ferragosto. Potrebbe affluire un po’ d’aria nord Africana ad inizio di seconda decade, innescando un nuovo moderato rialzo pur senza quegli eccessi che caratterizzarono le stagioni del recente passato.
Le ipotesi ferragostane:
come già discusso stamane, i più autorevoli modelli sembra aver trovato l’accordo circa la permanenza anticiclonica sino a metà mese. Dopodiché sembrano riaprirsi prospettive instabili consistenti, ma stavolta in un quadro barico decisamente differente dal precedente. Smantellato il blocco Scandinavo, potrebbe isolarsi un’ampia circolazione depressionaria – alimentata da aria fredda in discesa dall’Artico – i cui effetti potrebbero estendersi in direzione del Mediterraneo. Al momento si tratta di ipotesi, ma visto l’andamento stagionale è bene tenerle in considerazione.
Focus: evoluzione sino al 17 agosto 2014
Il dominio anticiclonico, se tale lo si può definire, affrontare una piccola crisi a metà settimana. Il passaggio di un po’ d’aria fresca in quota, destinata essenzialmente ai Balcani, incentiverà un ritorno di fiamma dei temporali soprattutto nelle regioni Centro Meridionali. Temporali spesso consistenti, senza escludere nuove grandinate e colpi di vento. In tal modo verrà scacciato via anche il caldo moderato che sta investendo l’estremo Sud.
A seguire bel tempo prevalente, anche se al Nord potrebbero rivedersi ingerenze atlantiche più o meno consistenti capaci di implementare nuovi temporali sui rilievi. Da valutare l’eventuale interessamento anche delle zone pianeggianti. In definitiva possiamo comunque sostenere un percorso estivo “normale” almeno sino a Ferragosto.
Evoluzione sino al 22 agosto 2014
Dopodiché si potrebbe realizzare quella che in passato veniva definita “rottura di Ferragosto”, ovvero un graduale consistente incremento dell’instabilità a partire proprio dalle regioni Settentrionali. Staremo a vedere.
In conclusione.
Estate che procede rapida verso la conclusione meteorologica e che nel pieno della maturità sembra aver ritrovato un po’ di “sana” normalità.