RITORNA L’AFRICANO – Negli ultimi giorni abbiamo evidenziato a più riprese l’imprevedibilità degli scenari meteo sul medio-lungo termine, con la difficoltà di far luce sulla tendenza addirittura oltre i 3-4 giorni. Il quadro dell’evoluzione è stato infatti notevolmente complicato dall’avvicinamento verso l’Arcipelago delle Azzorre del sistema tropicale Nadine: nessuna influenza diretta sull’Europa, ma solo conseguenze indirette per via dell’eventuale interazione con le figure bariche presenti sul Vecchio Continente. Le incertezze restano tuttora in campo, ma sembrano prepotentemente salire le quotazioni del richiamo anticiclonico nord-africano, proprio per via dell’operazione d’aggancio dell’ex uragano Nadine alla saccatura nord-atlantica, nelle acque ben al largo delle coste portoghesi.
IMPONENTE AFFLUSSO CALDO – L’approfondimento dell’ampio sistema depressionario oceanico al largo dell’Iberia determinerà una severa rimonta dell’anticiclone nord-africano sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo: correnti piuttosto calde risaliranno dall’entroterra algero-marocchino ed investiranno, già nel prossimo week-end, l’Italia, con effetti più importanti sulle due Isole Maggiori (isoterme oltre i +20°C all’altezza di 850 hPa). All’inizio della prossima settimana la depressione sembra rimanere arenata sempre a ridosso dell’Europa Occidentale, con aria fredda in discesa fin sulle Canarie. Dalla parte opposta, il richiamo caldo si intensificherà ulteriormente sul Mediterraneo Centrale, tanto da spingersi addirittura a nord delle Alpi, investendo più direttamente parte della Francia, Austria, Svizzera e Germania.