L’elemento saliente a breve termine.
Esauritasi la depressione iberica, avremo un ritorno dell’Alta Pressione che favorirà un progressivo miglioramento delle condizioni meteorologiche. Ciò nonostante permarranno disturbi instabili pomeridiani, avremo pertanto rovesci e qualche temporale diurno nelle zone interne a ridosso dei principali comprensori montani.
L’elemento saliente a medio termine.
A metà settimana appare assai probabile il passaggio di un piccolo vortice ciclonico, in quota, alimentato da aria fresca di origine oceanica. Confermiamo pertanto un nuovo incremento dell’instabità tra martedì e mercoledì, soprattutto nelle regioni Meridionali e le Isole maggiori. Poi ecco giungere l’incertezza. Potrebbe infatti concretizarsi un novo temporaneo aumento della pressione, tuttavia il campo anticiclonico non sarebbe in grado di assicurarci un periodo di stabilità diffusa e duratura.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il core anticiclonico potrebbe puntare in direzione della Penisola Scandinava, favorendo una discesa d’aria fredda sul comparto orientale europeo. Nel contempo proseguirebbero le azioni cicloniche oceaniche sui settori occidentali del Continente.
Il trend a lungo termine:
Tempo peninsulari che, in un senso o nell’altro, potrebbe subire le influenze delle due distinte dinamiche bariche depressionarie.
Elementi di incertezza:
Il dubbio che attanaglia la previsione odierna è legato alla prevalenza di una o dell’altra circolazione. Quel che è certo è che le condizioni meteo potrebbero comunque proporci altre situazioni di instabilità.
Se prevalesse l’ipotesi del modello americano GFS, il clima sarebbe mite, dettato da prevalenti correnti oceaniche. Se dovesse invece aver ragione il modello europeo ECMWF, aria piuttosto fresca da nordest, con annessa depressione al seguito, raggiungerebbe le nostre regioni determinando un peggioramento più consistente.
Fattori di normalità climatica:
L’osservazione dei diversi diagrammi termico-barici delle varie località peninsulari evidenzia una media termica prossima o poco al di sopra della norma stagionale. Tuttavia non si può trascurare l’ipotesi accarezzata dal centro di calcolo europeo che vedrebbe un calo ad inizio della seconda decade mensile.
Le precipitazioni sembrano invece resistere su molte delle nostre regioni, ma anche in questo caso l’ipotesi europea vedrebbe un netto incremento dei fenomeni soprattutto nelle aree centro meridionali peninsulari.
Focus: evoluzione sino al 16 aprile 2009
Il tempo è in fase di miglioramento, le schiarite diverranno sempre più ampie e ad inizio settimana il clima diverrà piuttosto mite. Condizioni favorevoli all’instabilità diurna che potrà manifestarsi in modo accentuato soprattutto nelle zone interne a ridosso dei rilievi. Ecco poi giungere, mercoledì, un nuovo nucleo instabile che dovrebbe favorire una intensificazione delle precipitazioni sulle Isole e al Sud. Ma instabilità in incremento anche su parte del Centro.
Poi, come detto in precedenza, vi potrebbe essere un nuovo temporaneo incremento della pressione. A seguire l’instabiltà andrebbe ad accentuarsi, ma dobbiamo stabilire se per via delle influenze umide e miti oceaniche, oppure se a causa dell’aria decisamente fresca proveniente dai quadranti settentrionali. In questo caso si potrebbe avere un più consistente peggioramento delle condizioni meteo.
Evoluzione sino al 21 aprile 2009
Evidente che spingersi così oltre nella previsione è un azzardo, dovremo prima valutare quale delle due ipotesi considerate prevarrà sull’altra.
In conclusione.
Emerge comunque una dinamicità primaverile piuttosto evidente, con essa sembra ancora lontana quella fase di stabilità duratura che solitamente annuncia l’arrivo della bella stagione.