L’ultima domenica di Ottobre risulta caratterizzata dalla graduale espansione di una figura d’alta pressione, ancora non così solida da portare cielo ovunque sgombro di nubi. In particolare, dobbiamo puntare lo sguardo sulle estreme regioni meridionali, dove resistono annuvolamenti e qualche rovescio per l’azione sempre più periferica di una circolazione di bassa pressione, in scivolamento dallo Ionio al Mar Libico, tuttavia ancora in grado di richiamare sostenuti venti settentrionali.
Il definitivo allontanamento del vortice mediterraneo darà così modo all’alta pressione d’estendere il proprio caloroso abbraccio a tutta la nostra Penisola, nonostante modeste infiltrazioni d’aria umida atlantica che potranno interessare più direttamente, senza fenomeni di rilievo, le regioni settentrionali. La progressiva stagnazione dell’aria potrà produrre condizioni favorevoli all’intensificazione delle nebbie mattutine sulle pianure e sulle valli del Centro-Nord.
Per il momento sono le regioni meridionali alle prese con gli ultimi strascichi instabili, vediamo quale sarà l’evoluzione del resto della giornata odierna? Variabilità lungo i versanti ionici di Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, ma con precipitazioni più probabili sul catanzarese e sul crotonese. Entro le ore serali appare probabile un’attenuazione dei fenomeni anche lungo la Calabria ionica.
Il tempo di lunedì 26, martedì 27 e mercoledì 28 Ottobre Inizio settimana all’insegna di diffuse condizioni di bel tempo e clima mite, a parte residui iniziali annuvolamenti all’estremo Sud, ove spireranno sostenute correnti di Tramontana. Il disturbo marginale d’infiltrazioni umide atlantiche sarà causa di transitori annuvolamenti sparsi ed in genere innocui anche al Nord e sull’Alta Toscana, come possiamo chiaramente notare nella cartina di previsione riferita a mercoledì.
Il tempo di giovedì 29 e venerdì 30 Ottobre Resistono condizioni anticicloniche, ma si farà progressivamente sentire l’avanzata di correnti moderatamente fredde provenienti dai Balcani. Atteso un calo termico, più sensibile sulle Alpi Orientali e lungo i versanti adriatici, associato ad un generale rinforzo dei venti dai quadranti settentrionali. L’irruzione fredda ci lambirà appena e colpirà più direttamente i Balcani, pertanto al momento non sussistono i presupposti per un peggioramento delle condizioni meteorologiche.