L’elemento saliente a breve termine.
Si attende un progressivo miglioramento meteo, opera di un rinforzo anticiclonico a prevalente componente oceanica. Tuttavia la depressione in isolamento sul nord Africa, anche se in allontanamento dalle nostre regioni, sarà in grado di favorire un richiamo subtropicale che farà innalzare le temperature ad inizio della nuova settimana.
L’elemento saliente a medio termine.
Il medio termine si prefigura dominato da un vasto sistema ciclonico oceanico, ascrivibile al Vortice Polare canadese, in grado di pilotare onde cicloniche più o meno pronunciate in direzione dell’Europa centro occidentale. Fasi instabile che dovrebbero lambire le nostre regioni, influenzandole parzialmente e portando precipitazioni a carattere sparso al centro nord. Neve sulle Alpi.
L’elemento saliente a lungo termine.
Gli elementi barici su scala continentale permarranno gli stessi. Da un lato il Vortice Polare canadese, dall’altro un potente anticiclone russo-scandinavo che le proiezioni numerico previsionali danno in fase di termicizzazione.
Il trend a lungo termine:
E’ interessante evidenziare come la media delle osservazioni effettuate propenda per una progressiva espansione della suddetta figura anticiclonica verso ovest. Ciò spiegherebbe la tendenza al calo termico, pronunciato, che si presente in alcune corse modellistiche. A partire dalla metà del mese.
Elementi di incertezza:
L’Italia si trova, come buona parte dell’Europa centrale, in una sorta di limbo barico all’interno del quale potrebbero inserirsi elementi miti oceanici, oppure freddi continentali.
Ciò che dovremo valutare con attenzione è la tenuta del Vortice Polare canadese, un suo progressivo indebolimento e collassamento in Atlantico potrebbe deporre a favore di un ultima decade mensile prettamente invernale.
Fattori di normalità climatica:
Stiamo assistendo ad un lento ma progressivo rialzo delle temperature, che dovrebbe rivelarsi sensibile ad inizio della nuova settimana, quando giungerà un campo anticiclonico supportato in quota da aria mite nord africana. A seguire, l’ingerenza atlantica porterà i valori verso la media, mentre dopo il giro di boa mensile si osserva una tendenza al ribasso.
Per quel che concerne l’aspetto precipitativo, le regioni centro settentrionali dovrebbero usufruire di precipitazioni sparse, nevose su Alpi ed Appennino settentrionale a quote medio-alte. Al sud avremo invece una minore presenza piovosa.
Focus: evoluzione sino al 17 gennaio 2008
Il primo step previsionale odierno è quello che ci conduce alla nuova settimana. Appurate le precipitazioni residue che vi saranno nel corso del week end, perlopiù piovose, da lunedì si attende un parziale miglioramento che, oltre alla cessazione dei fenomeni porterà un rialzo termico diffuso. Tuttavia dovrebbe trattarsi, almeno per le regioni centro settentrionali, un miglioramento transitorio, minato mercoledì da un primo ingresso ciclonico atlantico.
Influenza atlantica che potrebbe protrarsi verso la metà del mese, si avrebbero altri ingressi relativamente instabili diretti essenzialmente alle regioni centro settentrionali, ove le precipitazioni sarebbero più probabili. Si avrebbero quindi ulteriori nevicate anche sui rilievi alpini, a quote medie.
Evoluzione sino al 22 gennaio 2008
Segue un periodo di estrema incertezza previsionale, dovuta essenzialmente al ruolo che avranno le figura bariche finora descritte. Difficile stabilire se il Vortice Polare possa far la voce grossa fin verso la fine del mese, appare probabile un suo naturale allentamento a favore della figura anticiclonica tra Russia e Scandinavia.
In conclusione.
Confermiamo pertanto lo scenario che descrivemmo nel corso dei precedenti editoriali, ossia una prima fase mensile dominata dalla forza atlantica, con prospettive invernali, vere, dall’ultima decade del mese.