L’elemento saliente a breve termine.
La situazione meteorologica in Italia è in fase di miglioramento. Una propaggine anticiclonica sta già interessando le regioni Centro Settentrionali, domani riuscirà ad espandersi al Sud e spazzerà via le ultime resistenze instabili di origine balcanica.
L’elemento saliente a medio termine.
Il lato debole dell’Alta Pressione, inizialmente, dovrebbe essere quello occidentale. Spifferi d’aria umida da sudovest, legati a un’ampia struttura perturbata in posizionamento sull’Europa di ponente, andrebbero a incrementare l’attività temporalesca su Alpi e Prealpi. Non solo, qualche precipitazione pare destinata a propagarsi alle aree pedemontane e soltanto occasionalmente alle pianure del Nord Italia. Nelle restanti regioni il dominio anticiclonico non dovrebbe essere minimamente intaccato, tutt’altro, potrebbe avvalersi di un ulteriore apporto d’aria calda da sud.
L’elemento saliente a lungo termine.
Ora, la principale incognita è rappresentata dall’esatta collocazione del sistema perturbato proveniente dall’Atlantico. Se sino a qualche giorno sembrava destinato a traslare rapidamente verso levante, coinvolgendo più direttamente anche l’Italia. Oggi, invece, i principali modelli indicano una persistenza depressionaria in Spagna e uno spostamento ad est molto più lento.
Il trend a lungo termine:
Sembra incombere quindi la prima vera ondata di calore stagionale e qualora dovesse manifestarsi nei modi e nei tempi descritti, sarebbe veramente intensa.
Elementi di incertezza:
Risulta chiaro, lampante, che l’intero impianto circolatorio risentirà del posizionamento della goccia fredda iberica. Per poter scongiurare l’intensa ondata di calore v’è necessità che la stessa si collochi più ad est, ma così facendo anche l’Italia verrebbe coinvolta da sbuffi d’aria umida con evidenti condizionamenti al tempo su diverse regioni.
Fattori di normalità climatica:
L’andamento delle temperature evidenzia un’imponente impennata nel medio termine. Valori che si porterebbero ben oltre la norma e andrebbero in qualche modo a controbilanciare l’anomalia opposta manifestatasi in questi primi giorni di Giugno.
Le precipitazioni, nel mese di Maggio, sono state in media o al di sopra in molte delle nostre regioni. Anche Giugno sta iniziando sulla falsa riga del mese precedente.
Focus: evoluzione sino al 17 giugno 2010
La settimana si chiuderà all’insegna del bel tempo su tutte le regioni, fatta salva la possibilità di ulteriori precipitazioni sui rilievi. Temporali che sulle Alpi potrebbero accentuarsi ulteriormente a inizio settimana, quando spifferi d’aria umida da sudovest si insinueranno in quota incremento l’instabilità. Sulle restanti regioni dovrebbe invece manifestarsi un rafforzamento dell’Alta Pressione, tra l’altro supportata da aria più calda di matrice africana.
L’onda anticiclonica parrebbe destinata ad esplodere attorno al 10 Giugno, quando la depressione iberica dovrebbe approfondirsi ulteriormente. Il caldo potrebbe divenire intenso e propagarsi anche all’Italia Settentrionale.
Evoluzione sino al 22 giugno 2010
Dopo di che la struttura depressionaria potrebbe traslare verso levante, sotto l’incalzare dell’Alta Pressione delle Azzorre. Se così fosse l’onda africana verrebbe erosa e il caldo lascerebbe posto ad una circolazione più mite ma che potrebbe accentuare i contrasti termici. E quindi l’instabilità.
In conclusione.
L’Estate prova a salire in cattedra, ma le insidie sono dietro l’angolo. Le onde, calde o fredde che siano, hanno sovente durata transitoria. E potrebbe essere così anche stavolta.