Il bilancio di giugno:
giunti all’ultimo giorni del mese, quello che fino a qualche giorno fa era da considerarsi “bilancio provvisorio” è divenuto a tutto gli effetti “bilancio definitivo”. Possiamo parlare, senza paura d’esser smentiti, di mese quanto meno altalenante. La dinamicità atmosferica si è proposta con almeno 3 ondate di caldo ed altrettanti break temporaleschi. Tra i break segnaliamo un primo intermezzo artico, mentre i successivi – compreso l’attuale – hanno avuto senz’altro una maggiore componente atlantica.
Atlantico in gran forma:
è un punto sul quale abbiamo battuto più e più volte, perché in grado di condizionare il meteo su ampi tratti del Continente. A seconda degli orientamenti perturbati, sull’Italia si sono alternate fasi caldi ad intermezzi rinfrescanti sorprendenti. Sorprendenti più che altro per intensità e diffusione, perché come ben sappiamo danni e disagi hanno riguardato un po’ tutte le regioni.
Blocco circolatorio:
l’analisi modellistica comparata non mostra variazioni bariche significative. L’Atlantico continuerà a generare depressioni destinate ad interessare l’Europa occidentale ed il Mediterraneo. Non avremo a che fare col tipico flusso zonale autunnale, questo sia chiaro, piuttosto con delle ondulazioni più o meno pronunciate del getto che innescheranno il passaggio di anse cicloniche e promontori altopressori.
Nuova impennata termica:
l’ennesimo esempio in tal senso lo avremo a partire da domani: la Bassa Pressione attualmente ad ovest del Regno Unito si estenderà verso l’Atlantico Portoghese e lo step successivo contemplerà l’isolamento di una goccia fredda iberica. Dinamica in grado di esaltare la quarta risposta subtropicale in serie, che anche stavolta dovrebbe coinvolgere maggiormente le regioni Centro Meridionali e Insulari. Parliamo di un rialzo termico di 6-7, anche 8°C. I termometri supereranno facilmente i 35°C e in talune località si potrebbero raggiungere picchi di 37-38°C.
Seguirà un nuovo break:
non c’è da temere, anche stavolta l’ondata di caldo durerà l’arco di qualche giorno. L’avanzamento della goccia fredda iberica dirotterà il promontorio africano verso est, esponendo il nostro Paese al rientro di correnti instabili occidentali. Oltre al calo termico, localmente sensibile, vi saranno nuovamente contrasti termici rilevanti che andranno a generare temporali di una certa violenza.
Differenze modellistiche:
i due principali centri di calcolo, quello europeo e quello americano, propongono tempistiche – relativamente al break – differenti: secondo il modello ECMWF avverrebbe nella prima metà della prossima settimana, mentre secondo GFS dovrebbe manifestarsi fin dal prossimo weekend. Notevoli, poi, le differenze circa l’evoluzione meteorologica successiva: il modello europeo propende per l’intervento dell’Anticiclone delle Azzorre, mentre quello americano aprirebbe la strada ad una crisi instabile piuttosto severa e duratura. Chi avrà ragione?
Focus: evoluzione sino al 13 luglio 2014
La settimana, almeno sino a giovedì, proporrà condizioni di bel tempo ed una rapida risalita termica. Al Nord insisteranno temporali di calore, ma dovrebbero concentrarsi principalmente sui rilievi. Da venerdì, mediando le singole proiezioni modellistiche, la situazione sembrerebbe poter mutare verso la realizzazione di un nuovo consistente break temporalesco e rinfrescante. La causa, lo si è detto, l’intervento della goccia fredda iberica.
A seguire nuovo miglioramento e nuova rimonta anticiclonica, sulla cui natura avremo modo di discutere nei prossimi aggiornamenti. Quel che interessa, al momento, è che l’alternanza bel tempo-break temporaleschi proseguirà in assoluta tranquillità.
Evoluzione sino al 18 luglio 2014
Stante le ipotesi modellistiche descritte, due le strade che potrebbero aprirsi: o una rimonta anticiclonica azzorriana consistente (la prima in stagione) o una fase instabile ancor più marcata delle precedenti. Senza peraltro escludere la via intermedia, quella secondo noi più probabile, ovvero la prosecuzione di condizioni meteo simili alle attuali.
In conclusione.
Dinamicità estiva che, ribadendo i concetti espressi in altri editoriali, sembrerebbe in grado di poter proseguire anche nella prima parte di luglio. Riuscirà l’Estate ad affermarsi in via definitiva?