Dal punto di vista meteorologico non sarà certo l’Epifania che molti avrebbero desiderato. Leggere, o sentir parlare di valori termici primaverili non è il massimo. Si può essere amanti delle belle giornate di sole e del clima mite, nessuno lo nega, ma non si può certo asserire che quel che sta accadendo sia da considerarsi normale.
Le alte temperature che continueranno ad interessare alcune regioni derivano, paradossalmente, dall’intensa ventilazione settentrionale. Il vento, è risaputo, si genera per differenza di pressione – gradiente termico – e tanto più è grande questa differenza, tanto maggiore è l’intensità. Laddove interviene l’orografia, che sappiamo essere uno degli elementi di maggior incidenza sulle sorti meteorologiche dell’Italia, gli effetti che ne derivano possono risultare sorprendenti. I 20°C registrati in Piemonte e in altre località, sono imputabili al foehn proveniente dalle Alpi. La sua azione sarà evidente ancora e oggi e domenica.
Il tempo dell’Epifania
Prevalenza di sole un po’ dappertutto. La nuvolosità tenderà a dissolversi anche al sud e le poche nubi presenti non causeranno alcun genere di fenomeno. Locali addensamenti marittimi potrebbero interessare le aree costiere della Liguria e del medio-alto versante tirrenico, in dissoluzione durante le ore centrali.
Le temperature, l’unico elemento di discussione, saranno alte soprattutto al nordovest. E non saranno soltanto le pianure a dover fronteggiare punte ben superiori ai 15°C, ci mettiamo dentro anche i rilievi perché in molte località sciistiche delle Alpi si supereranno i 10°C. Un duro colpo per il manto nevoso, che oltre a sciogliersi tenderà a destabilizzarsi innalzando il rischio valanghe.
Anticiclone protagonista
Anche i primi giorni settimanali saranno pesantemente condizionati dal dominio anticiclonico. Prevediamo condizioni di stabilità un po’ ovunque, ma va detto che al sud avremo un nuovo rinforzo dei venti da nord che apporterà locali annuvolamenti e qualche sporadica precipitazione.
Per quel che concerne le altre regioni, ci aspettiamo una intensificazione delle nebbie in valli e pianure del centro nord. Verrà a mancare la ventilazione settentrionale che ha impedito, in questi ultimi giorni, lo sviluppo massiccio ad esempio sul nordovest. Poi avremo a che fare con nubi basse lungo le coste, soprattutto in Liguria e nel versante tirrenico. Importante segnalare la diminuzione delle temperature massime che interesserà gran parte delle regioni settentrionali.
Primi cenni di cambiamento mercoledì 9
L’Alta Pressione subirà un attacco da ovest, ad opera di correnti umide di provenienza atlantica. Un significativo aumento della nuvolosità dovrebbe interessare le regioni tirreniche e la Liguria, determinando dei piovaschi. I venti si disporranno da occidente, le temperature registreranno un aumento nei valori minimi. Anche giovedì, stando alle ultime proiezioni, c’è la possibilità di locali deboli piogge sul lato tirrenico. Poi, nei giorni successivi, prende sempre più piede l’ipotesi di un’ondata d’aria gelida da est.