Questo primo scorcio di Dicembre ha riportato in successione varie perturbazioni atlantiche, le quali hanno causato situazioni di robusto maltempo con venti molto intensi a causa dell’evoluzione di vortici di bassa pressione sui mari italiani. Finora sta però mancando quella sensazione d’Inverno (stagione meteorologica partita il 1° Dicembre), se si escludono le episodiche nevicate fino a bassa quota di venerdì al Nord, ma si è trattato di un episodio del tutto contingente e che poco ha avuto a che fare con avvezioni d’aria fredda di natura artica. Fin quando l’Atlantico resterà così forte, non si creano i presupposti per colate gelide verso l’Europa o il Mediterraneo.
Le prospettive tracciate dai principali centri di calcolo indicano però una drastica svolta anche abbastanza imminente, derivante dalla lenta avanzata di masse d’aria molto fredda dalla Russia. Un’ondata di gelo è annunciata a più riprese per metà mese, ma le prime avvisaglie di ciò che potrà accadere in seguito si avvertiranno già nella fase finale di questa settimana. Ma andiamo con ordine, partendo da una situazione attuale che vede ancora l’Atlantico protagonista, con la parte avanzata di una perturbazione che sta raggiungendo il Nord, erodendo il flebile promontorio anticiclonico sopraggiunto dal Mediterraneo Occidentale. Cosa accadrà per il resto della giornata odierna? Le nubi diverranno più compatte sul Levante Ligure e sull’Alta Toscana, con pioviggini sparse. Qualche fenomeno anche in Valle d’Aosta, nevoso però a quote superiori ai 1500 metri.
Il tempo di lunedì 7 Dicembre Atteso un ulteriore peggioramento su tutto il Nord, con precipitazioni sparse, che risulteranno meno probabili sull’Ovest Piemonte e sulla Romagna. Si avrà una circolazione d’aria mite sud/occidentale, con la neve che difficilmente sarà in grado di cadere al di sotto dei 1600-1800 metri, tranne su alcune valli chiuse. Nubi in aumento anche sulle regioni centrali, ma con piovaschi confinati sempre sull’Alta Toscana. Sole prevalente al Sud e sulle Isole.
Il tempo di martedì 8 e mercoledì 9 Dicembre La perturbazione scivolerà rapidamente verso le regioni centrali adriatiche e sul Meridione, con isolamento di un nucleo ciclonico, che porterà instabilità con qualche precipitazione passeggera. Il fronte sarà seguito da venti più freschi settentrionali, che determineranno un moderato calo delle temperature. La circolazione settentrionale farà addossare qualche nube sui settori alpini prossimi al confine.
Il tempo di giovedì 10 e venerdì 11 Dicembre Aria fredda da est inizierà a bussare in maniera sempre più convincente, accompagnata dalla retrogressione di un vasto lago ciclonico in quota. Il tempo tenderà così a peggiorare sui versanti orientali dell’Italia e sull’entroterra appenninico con piogge sparse e nevicate sui rilievi, che tenderanno a scendere fino a quote prossime agli 800-900 metri.