L’elemento saliente a breve termine.
E’ giusto focalizzare l’attenzione sul brevissimo termine, ascrivibile al week end in fase di avvio e durante il quale il clima si manterrà invernale su tutte le nostre regioni. L’Italia sarà ancora interessata da ina vasta area ciclonica in quota, alimentata da aria fredda nord orientale, in graduale spostamento verso la Grecia. Da lunedì si attende un corposo miglioramento.
L’elemento saliente a medio termine.
Miglioramento che andrebbe ad interessare inizialmente tutte le nostre regioni, poi essenzialmente il centro sud. La causa è riconducibile ad un notevole calo barico tra Isole Britanniche, Francia, Penisola iberica settentrionale e Atlantico orientale. Configurazione ideale al richiamo stabilizzante subtropicale verso il Mediterraneo centrale. Tuttavia, nel corso della settimana, avremo una graduale traslazione orientale della depressione suddetta, agganciata dal flusso perturbato nord atlantico. Ciò favorirebbe il ritorno delle piogge, copiose, sulle regioni settentrionali e centrali tirreniche.
L’elemento saliente a lungo termine.
Una falla barica, quella iberica, che potrebbe portare nuovi afondi nord atlantici verso tali aree del Mediterraneo, con conseguenze differenti sul nostro stivale.
Il trend a lungo termine:
Possibile difatti che le piogge seguitino ad interessare le regioni settentrionali e i settori tirrenici del centro, mentre al sud e sul lato adriatico potrebbe permanere, anche se meno insistente, l’azione stabilizzante proveniente dai quadranti meridionali.
Elementi di incertezza:
Possiamo ritenere l’evoluzione descritta sostanzialmente affidabile, anche se il minimo spostamento del nucleo ciclonico iberico potrebbe determinare stravolgimenti a livello di effetti precipitativi.
Vorremo inoltre sottolineare quella ipotesi tracciata nel corso del precedente editoriale. Ossia che la figura ciclonica iberica possa poi rivelarsi determinante per una nuova incursione fredda negli ultimi giorni del mese. Si tratta comunque di una possibilità che analizzeremo nel corso dei vari aggiornamenti.
Fattori di normalità climatica:
Quanto sta per concretizzarsi, dal punto di vista termico, ha ben poco di normale. Dopo alcuni giorni di temperature abbondantemente sotto media, specie al centro nord, aria mite dal nord Africa porterà un repentino rialzo delle stesse.
Si osserva una impennata termica notevole, con valori ben la di sopra delle medie per almeno 4-5 giorni al centro sud. Aumento invece più contenuto al settentrione.
Focus: evoluzione sino al 29 novembre 2007
Prima fase previsionale che prende in considerazione il week end e l’inizio della settimana. Nel corso delle prossime 48 ore avremo difatti ancora condizioni climatiche invernali, farà molto freddo al nord, ove ci sarà il sole, mentre al centro sud si potrebbero avere nuovi temporali, dei rovesci e neve a quota alto collinari. Fenomeni che, tra domenica e lunedì, dovrebbero cessare su tutte le regioni. Proprio ad inizio settimana è atteso un aumento delle temperature.
A seguire il tempo dovrebbe divenire stabile su regioni centrali e meridionali, ove agirà con maggiore incidenza il richiamo mite proveniente dal nord Africa. Al settentrione potrebbero invece giungere piogge anche abbondanti, merito dell’estensione orientale ciclonica franco-iberico-britannica. Depressione che, nel fine settimana, potrebbe poi estendere la sua influenza piovosa anche sui settori tirrenici medio alti.
Evoluzione sino al 04 dicembre 2007
Tra la fine del mese di novembre e l’inizio di dicembre si potrebbe avere, ma il condizionale è d’obbligo, un prosieguo della fase precipitativa suddetta. Tuttavia non è da escludere l’estensione del peggioramento anche al resto dello stivale, mentre ad inizio dicembre, se i tempi verranno rispettati, una nuova incursione fredda potrebbe affacciarsi sull’Europa centrale.
In conclusione.
L’editoriale odierno propone scenari estremamente dinamici ma che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza per le risorse idriche di una parte d’Italia che sta soffrendo in modo particolare la mancanza del flusso perturbato oceanico.