E’ tornato il caldo: Nord e regioni tirreniche stanno registrando un cospicuo aumento delle temperature, tant’è che tra oggi e domani sarà facile osservare i termometri superare quota 35°C in molte città d’Italia. Le condizioni meteorologiche stanno migliorando anche all’estremo Sud, laddove non mancherà occasione per residui temporali pomeridiane ma certamente di minore intensità rispetto a quanto accaduto recentemente.
Perturbazione in marcia da ovest: ora si guarda con attenzione a quel che sta avvenendo sull’Europa occidentale. L’avanzata di un’altra, vivace perturbazione atlantica sta causando un repentino peggioramento e la ricomparsa di grossi temporali. In seguito all’intrusione dei primi sbuffi d’aria fresca sul Mediterraneo occidentale, i fenomeni temporaleschi stanno comparendo anche a ridosso delle Baleari.
Confermato il peggioramento di Ferragosto: venerdì avremo le prime precipitazioni, specie su Nordovest e zone interne. I venti si orienteranno dai quadranti occidentali, indicando l’avanzamento della perturbazione atlantica e preannunciando il maltempo ferragostano. Si prospetta un fine settimana all’insegna delle nubi, delle piogge, dei forti temporali, anche delle grandinate e del vento. Come se non bastasse ecco che le temperature diminuiranno e la diminuzione sarà così corposa che tra qualche giorno avremo valori inferiori alle medie del periodo.
La bella estate mediterranea: le proiezioni a medio raggio indicano un progressivo miglioramento nelle giornate del 18 e 19 agosto. Avremo più sole e temperature in rialzo, pur senza escludere residui temporali pomeridiani. L’Alta Pressione proverà a riprendersi il nostro Paese, ma dovrà fronteggiare nuovi attacchi perturbati da ovest e da nordest.
Il rischio “crisi stagionale” è concreto: rispetto a ieri emergono alcune, interessanti novità. Anzitutto le perturbazioni atlantiche proveranno a inserirsi nuovamente sul Mediterraneo occidentale, poi avremo un’ampia zona d’aria fresca instabile in isolamento sull’Europa centro orientale. Ecco quindi che l’Anticiclone si troverà in mezzo a due fuochi e qualora dovesse aprirsi una via di comunicazione tra le perturbazioni si andrebbe verso quella che un tempo veniva definita la crisi di “fine estate”.