Il mare a Novembre? In quanti lo avrebbero detto? Probabilmente in pochi. Eppure non è un’utopia, tutt’altro. Ieri numerosi litorali del Sud e delle Isole sono stati presi d’assalto da svariati visitatori. Curiosi, persone in cerca di relax, chi magari ha portato il cane a fare una passeggiata e più d’uno avrà avuto la tentazione d’avventurarsi in un freddo bagno novembrino. Ma più che Novembre sembra Settembre, o magari Giugno. C’è che si lamenta che vorrebbe la pioggia, il freddo, la neve. C’è chi invece è felice, perché il caldo piace e magari ci consente di spegnere per qualche giorni focolari e termosifoni.
Ma c’è anche chi vive al Nord, e non sarà certo contento di doversi scontrare con muri impenetrabili di nebbia, dover sopportare l’umidità, magari aprire l’ombrello perché al mattino qualche pioviggine prova a fargli dimenticare che dopo tutto c’è un campo di Alta Pressione. Insomma, nel leggere che a breve vi saranno novità evolutive, avremo contenti e scontenti. E’ normale, la meteorologia è bella anche perché contrappone gusti e desideri differenti.
Però attenzione, sino a sabato il tempo non subirà alcuna modifica eclatante. Il dominio dell’Anticiclone africano proseguirà indisturbato. Il che significa che per una rivisitazione del copione dovremo attendere. Quanto? Non tanto. Domenica l’Atlantico affilerà le armi e una prima blanda saccatura si addosserà all’arco alpino, portando con sé un debole sistema nuvoloso che andrà a determinare qualche sporadico fenomeno tra Alpi e Prealpi. Più importante ciò che potrebbe accadere dopo. Lunedì lo scivolamento verso est del sistema ciclonico attiverebbe correnti settentrionali che andrebbero a rimescolare l’aria e i risultati sarebbero quelli di una dissoluzione delle nebbie e un calo termico diffuso.
Domani al Nord cieli saranno spesso grigi, in particolare sulla Val Padano Veneta, ove indugeranno molte nubi basse. Le pioviggini potrebbero interessare il basso Piemonte, la Riviera Ligure e la piana Romagnola. Ma non mancheranno anche delle aperture, in particolare nelle aree alpine e prealpine del Triveneto.
Al Centro Sud inizialmente parziali addensamenti per nubi di tipo stratiforme, concentrati in particolare lungo il versante tirrenico. Inoltre, sempre al mattino, nubi basse potrebbero indugiare nelle zone costiere adriatiche e ioniche. Poi, dal pomeriggio, la tendenza è verso ampi rasserenamenti. Sulle Isole la nuvolosità, sempre di tipo stratiforme, indugerà invece per gran parte della giornata. L’elemento che accomunerà le pianure del Centro Nord e diversi tratti costieri fin sul Sud saranno le nebbie. In lenta dissoluzione nel corso del mattino.
Venerdì e sabato il tempo non si discosterà molto rispetto ai giorni passati. Sul Nord cieli a tratti grigi per nubi in prevalenza di tipo basso, con qualche pioviggine su Val Padana e Liguria. Al Centro Sud e nelle Isole tanto sole e clima mite, si consideri che nel pomeriggio la colonnina di mercurio potrebbe raggiungere i 20 gradi, in qualche caso anche i 22-23. Non mancheranno occasionali stratificazioni e infine le nebbie e qualche foschia. E saranno dense non solo sulla Val Padano Veneta, ma anche nelle pianure del Centro e nelle coste. Sin su versanti Adriatici e ionici.
Le novità si avranno domenica. Un impulso di aria instabile s’addosserà alle Alpi, provocando qualche precipitazione sparsa a ridosso dei rilievi. Tante nubi al Nord, in parziale aumento anche su Sardegna e Centrali tirreniche e non escludiamo che sull’Alta Toscana possa manifestarsi qualche debole pioggia. Inoltre cambierà la circolazione dei venti, che si disporranno in genere da SO. Venti che martedì ruoteranno dai quadranti settentrionali e porteranno un po’ d’aria fresca, che avrà il merito di far calare la temperatura. I cieli saranno però ancora sereni, finalmente si dissolveranno le nebbie mentre i mari da poco mossi diverranno mossi o localmente molto mossi.