L’autunno ha atteso novembre per manifestarsi, ma una volta intrapresa la strada è difficile tornare indietro. Nei modelli matematici, lo si è detto ieri, si scorgono scenari perturbati persistenti e potrebbe addirittura intervenire una possente irruzione Artica. C’è da capire se l’Italia rientrerà tra gli obbiettivi principali o se invece si verrà a creare una configurazione barica propizia ad altre piogge torrenziali.
Prima però dovremo affrontare un altro severo peggioramento, indotto da quell’ampia voragine perturbata iberica scavatasi a seguito delle ben note vicende “artiche”. Depressione che tornerà sui suoi passi già da domenica sera, implementando un peggioramento sul nordovest. Ma è da lunedì che l’ondata di maltempo entrerà nel vivo, quando si aprirà una crisi di 48 ore che rischia di produrre piogge di estrema violenza.
Il tempo domenica 17 novembre
Tutto sommato sarà una domenica discreta, con ampi rasserenamenti su molte regioni alternati a parziali annuvolamenti su altre. Nubi che continueranno ad impegnare l’estremo Sud e la Sardegna settentrionale, con delle piogge – più consistenti sulla Calabria ionica – ma qualche addensamento risalirà l’Adriatico arrecando piovaschi qua e là. In serata, invece, un primo impulso perturbato impegnerà il Mar Ligure distendendosi sul Nordovest e dando luogo ad un brusco peggioramento tra Liguria e Piemonte.
Lunedì si aprirà la crisi perturbata
Peggioramento che ingranerà la quinta marcia ad inizio settimana, a cominciare dalla Sardegna, la Toscana e ancora il Nordovest. Piogge che assumeranno, sovente, carattere di forte rovescio e saranno possibili dei nubifragi. Dove? Presumibilmente sulla Sardegna orientale, al Nordovest ed in Toscana. Verso sera assisteremo ad una graduale estensione dei fenomeni anche in direzione delle coste tirreniche. Altrove nubi in aumento, senza escludere rovesci localmente intensi sulle coste ioniche. Sulle Alpi occidentali nevicherà, copiosamente, dai 1600/1800 metri in su.
Martedì si prospetta una giornata estremamente perturbata su gran parte del Paese, con piogge intense in varie regioni d’Italia. Saranno possibili anche dei nubifragi: sul Nordest, sulle tirreniche e sulle coste ioniche, in trasferimento verso est. La neve continuerà a cadere copiosa sulle Alpi mediamente oltre i 1800 metri.
Freddo in vista?
Mercoledì potrebbe subentrare una graduale attenuazione dei fenomeni, ma si tratterebbe di una tregua temporanea destinata a naufragare nelle successive 24 ore. Potrebbe, il condizionale è d’obbligo, manifestarsi un nuovo peggioramento a causa di una possente irruzione Artica nel cuore dell’Europa, con possibili ripercussioni sin sull’Italia. Staremo a vedere.