L’elemento saliente a breve termine.
Percorso settimanale segnato da umide influenze oceaniche sui bacini meridionali, assisteremo ad una graduale instabilizzazione che dovrebbe interessare essenzialmente le regioni del sud e le isole. Sulle restanti regioni non mancheranno nubi sparse, da segnalare il progressivo calo barico sul nord operato dalle spire cicloniche scandinave.
L’elemento saliente a medio termine.
Nel fine settimana atteso l’ingresso di una saccatura artica che da nord traslerà rapidamente verso sudest, posizionandosi sull’Egeo. Nel suo passaggio avremo un sensibile calo termico per forti venti settentrionali, l’atmosfera diverrà instabile e si prevedono rovesci sparsi, in modo particolare sulle regioni meridionali. Seguirebbe un graduale miglioramento per espansione anticiclonica oceanica verso est.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’extreme forecaste evidenzia una ripresa ondulatoria atlantica particolarmente vivace. L’ampia figura ciclonica scandinava dovrebbe riportarsi tra Islanda e isole britanniche.
Il trend a lungo termine:
Depressione che, sfruttando il posizionamento atlantico dell’Alta Pressione delle Azzorre, potrebbe estendersi gradualmente verso sudest. Dapprima enfatizzando una rimonta dinamica stabilizzante sul Mediterraneo centrale, successivamente pilotando un peggioramento autunnale in seno a tese correnti sud occidentali.
Elementi di incertezza:
Ribadiamo il concetto di incertezza espresso nel corso dei precedenti editoriali ed ascrivibile ai movimenti ciclonici attesi in sede scandinava.
In tal senso dovremo porre attenzione anche alla presenza dell’Alta Pressione oceanica in sede continentale. La tenuta sul comparto mediterraneo potrebbe stravolgere i piani ciclonici atlantici, tuttavia pare assai improbabile una durata anticiclonica eccessiva per via di configurazioni bariche continentali che paiono assumere connotati prettamente autunnali.
Fattori di normalità climatica:
Ipotesi, quella esposta pocanzi, suffragata dall’analisi dei diagrammi termico-barici relativi alla diverse località peninsulari. Osserviamo, infatti, un graduale rientro nella normalità termica stagionale.
Per quel che concerne l’aspetto precipitativo, non si evidenziano picchi significativi, il che deporrebbe a favore di passaggi instabili, eventuali, piuttosto blandi. Sempre di matrice oceanica.
Focus: evoluzione sino al 12 ottobre 2008
Settimana, quella in essere, che si preannuncia particolarmente dinamica. Avremo infatti dell’instabilità, localmente accentuata, sui bacini meridionali peninsulari. Rovesci e temporali che colpiranno le regioni meridionali e le isole maggiori, con degli sconfinamenti, mercoledì, verso le coste centrali tirreniche. Fase instabile che precederebbe un nuovo peggioramento, da venerdì, stavolta proveniente dalla Scandinavia. Temperature in sensibile calo e fenomeni sparsi, in localizzazione su regioni meridionali.
Sabati nuovo miglioramento, frutto di espansione orientale dell’Alta Pressione oceanica. Temperature in rialzo e cielo sostanzialmente sereno o poco nuvoloso. Tuttavia non è da escludere che il flusso umido oceanico possa spingersi in direzione dell’arco alpino, enfatizzando un po’ di instabilità.
Evoluzione sino al 17 ottobre 2008
Le seconda decade mensile, secondo quanto scritto nel precedente editoriale, potrebbe condurci verso un nuovo intenso peggioramento. Ma stavolta potrebbe trattarsi di una fase perturbata prettamente autunnale, dettata da ingresso ciclonico oceanico sull’Europa occidentale e a seguire sul Mediterraneo.
In conclusione.
Non si evidenziano, in fondo, particolari novità bariche. L’evoluzione esposta sul finire della scorsa settimana sembra confermata, Ottobre potrebbe proporsi come mese dinamico. Soprattutto nel comparto Atlantico.