Maggio pazzerello:
mai come quest anno possiamo definirlo tale. Altre anni, in questo stesso periodo, eravamo alle prese con le prime incursioni dell’Anticiclone Africano. Decenni or sono, invece, l’Alta delle Azzorre cominciava a far capolino alle nostre latitudini innescando l’inizio dell’estate. Oggi, invece, il sole che è comparso dopo la sfuriata invernale non deve trarre in inganno. All’orizzonte, infatti, abbiamo l’ennesima incursione perturbata e anche stavolta dovremo sopportare una diminuzione termica sostanziale.
L’anomalia barica:
sul finire della scorsa settimana s’è discusso delle cause che determinarono la ben nota irruzione artica. Si parlò dell’anomalia barica in atto sull’Europa, nata dalla spinta meridiana dell’Alta delle Azzorre e dal conseguente scivolamento di un nucleo d’aria fredda verso sud. Il posizionamento anticiclonico, pur in fase di ridimensionamento, rimarrà tale anche nei prossimi giorni e la possente struttura depressionaria proveniente dalla Groenlandia sfrutterà la lacuna barica presente su di noi per inserirsi nel Mediterraneo.
Freddo eccezionale:
quel che sta accadendo a livello europeo è sbalorditivo. Avrete letto, ultimamente, notizie riguardanti i record di freddo demoliti in svariate Nazioni. In alcuni casi sono stati sgretolati valori che duravano da oltre 1 secolo, il ché è tutto dire. All’orizzonte, come detto, non s’intravedono cambiamenti degni di nota. E’ pur vero che la portata del freddo in arrivo sarà inferiore, ma considerando che siamo in prossimità dell’estate – perlomeno dal punto di vista meteorologico – non si può non considerarlo un evento eccezionale.
Le prime avvisaglie:
la rotazione dei venti dai quadranti meridionali, che pur sta favorendo un generale rialzo delle temperature, non deve trarre in inganno. Sappiamo bene che quando si ha a che fare col Libeccio o con lo Scirocco, significa che il tempo sta per peggiorare. Ed è quel che sta succedendo, ovvero il cambio circolatorio in atto è il sintomo di un calo barico sostanziale ad ovest della nostra Penisola. Le prime precipitazioni giungeranno in giornata e si acuiranno domani, ma come vedremo sarà a metà settimana che il maltempo concederà il meglio di sé stesso.
Estate lontana anni luce:
appurata la prosecuzione del maltempo, si naviga a vista. Giornalmente si scorgono le varie proiezioni modellistiche a lungo termine alla ricerca di un barlume di speranza. L’estate sembra poter giungere nella prima decade di giugno, ma poi rimaniamo a bocca aperta nei continui stravolgimenti evolutivi. Fin tanto che l’anomalia barica attuale non terminerà, sarà dura poter parlare di bella stagione.
Focus: evoluzione sino al 09 giugno 2013
Le condizioni del tempo stanno peggiorando in Sardegna, la prima delle nostre regioni che verrà raggiunta dal sistema nuvoloso nord Africano. Nuvolosità apportata dal tanto decantato cambio circolatorio e che tenderà ad intensificarsi nell’arco delle prossime 24 ore quando i fenomeni si estenderanno su gran parte del centro nord. La seconda metà di settimana sarà condizionata, pesantemente, dall’ingresso di una struttura ciclonica a carattere freddo ed oltre all’incremento dell’instabilità dovremo sopportare un significativo calo delle temperature. La neve farà visita, nuovamente, ai rilievi alpini e appenninici centro settentrionali.
La ferita dovrebbe accompagnarci agli esordi di giugno, ragion per cui è facile supporre la prosecuzione dell’instabilità anche agli esordi dell’estate. Il miglioramento, graduale, dovrebbe subentrare verso la fine della prima settimana di giugno.
Evoluzione sino al 14 giugno 2013
Miglioramento indotto dall’ingresso dell’Alta delle Azzorre, che sembrerebbe in grado di ricucire lo strappo ciclonico apportando condizioni di stabilità così come si conviene ai primi scampoli della bella stagione.
In conclusione.
Insomma, inutile ribadire che sta per concludersi una stagione primaverile tutt’altro che clemente. Ed è giusto dirlo, anche se si è amanti del brutto tempo, è arrivato il momento che l’estate mediterranea prenda il sopravvento.