L’elemento saliente a breve termine.
Il weekend preannuncia una fase termicamente primaverile, già in atto su molte delle nostre regioni. La possente struttura anticiclonica di chiara matrice subtropicale regalerà un fine settimana ideale alle gite fuori porta, dal clima mite al cielo pressochè sereno o poco nuvoloso. Le nebbie e le foschie potranno arrecare disturbo essenzialmente alla note ed al primo mattino, specie al Centro Nord in pianure e valli.
L’elemento saliente a medio termine.
Un parziale allungamento del Vortice Polare determinerà lo schiacciamento delle onde oceaniche, costringedole nuovamente lungo i paralleli. Avremo inoltre, quale concausa, il movimento del nucleo anticiclonico mediterraneo verso i Balcani, con taglio della radice subtropicale ed ingerenza di correnti atlantiche in ingresso sui nostri mari.
L’elemento saliente a lungo termine.
Viene proposto, confermando le emissioni precedenti, uno spostamento dell’asse ciclonico Polare in direzione della Penisola Scandinava, mentre l’alta pressione delle Azzorre, ad Ovest del Portogallo, potrebbe abbozzare un primo tentativo di blocco meridiano alle correnti oceaniche.
Il trend a lungo termine:
Quella descritta disegna una tipica configurazione barica di tipo invernale, con alta di blocco in Oceano e scorrimento freddo verso Sud. Le ingerenze atlantiche previste nel medio termine potrebbero rendere il Mediterraneo sede a minore valore barico, fungendo da catalizzatore dell’eventuale ingresso freddo.
Elementi di incertezza: Và detto che le ultime 48 ore hanno segnato importanti convergenze di vedute presso i principali modelli di previsione. Precisazione vuole che l’accordo riguardi i movimenti barici, non certo disposizione delle figure, zone eventualmente colpite ed entità del freddo.
Appae comunque assai probabile un tentativo bloccante dell’alta delle Azzorre. E di per sé è già un segnale incoraggiante per la seconda parte della stagione.
Fattori di normalità climatica:
Dopo il caldo anomalo che attanaglia la nostra Penisola, avremo un lento rientro verso la normalità. Le temperature caleranno sotto l’influenza mite oceanica.
Tuttavia non così tanto da poter asserire un completo e duraturo ristabilirsi di condizioni tipiche invernali. È vero che il long range assurge determinate visioni, ma è bene non farsi prendere dai facili entusiasmi.
Focus: evoluzione sino al 25 gennaio 2007
Il caldo sarà la prerogativa del brevissimo termine, ove per “caldo” intendiamo temperature abbondantemente sopra le medie, non certo valori riscontrabili in estate. Di certo avremo cielo sereno o poco nuvoloso e temo ideale per le gite fuori porta.
La nuova settimana porterà un progressivo indebolimento anticiclonico, con parziale cedimento sul lato occidentale per influenza ondulatoria ciclonica oceanica. Miti correnti affluiranno dal vicino Oceano, in quota, sul Mediterraneo, portando aumento delle nubi e locali deboli piovaschi in zone esposte a tal tipo di circolazione. Il passo successivo vede uno spostamento del Vortice Polare verso la Penisola Scandinava, mentre l’anticiclone delle Azzorre potrebbe tentare una prima sortita Settentrionale. Aria più fredda, essenzialmente Artico-Marittima, potrebbe fluire verso il Mediterraneo provocando un calo termico, la neve in Alpi e Appennini, precipitazioni sparse altrove.
Evoluzione sino al 30 gennaio 2007
In prossimità dei giorni più freddi dell’anno, quelli della merla, sussitono parecchie incertezze. Alcuni modelli propendono per una prosecuzione del freddo con maggiore componente continentale. Altri, invece, vedono un parziale ricompattamento del Vortice Polare con taglio dell’alimentazione fredda verso Sud e possibile isolamento di goccia fredda tra Mediterraneo e Penisola Ellenica. Ipotesi di verificare.
In conclusione.
Insomma, emerge chiaramente un cenno di cambiamento che dovrebbe, a questo punto quasi certamente, farsi strada tra il 22-25 del c.m. Resta da valutare la reale portata e natura di siffatta dinamica, da cui poi dipenderà inesorabilmente il finale del mese in essere.