Un avvio d’Ottobre da record!:
Se è vero che il mese di Settembre è stato il più caldo degli ultimi 150 anni, è altrettanto vero che Ottobre è cominciato come peggio non avrebbe potuto. Le temperature sono salite ancora e le massime hanno raggiunte – nella giornata di ieri – punte di 31-32°C! Siamo dinanzi ad un’anomalia termica positiva eclatante, basti pensare che su gran parte d’Italia si stanno registrando valori di 8-10 gradi superiori alle medie del periodo.
Sofferenze al capolinea:
l’egemonia anticiclonica sta per concludersi nel peggiore dei modi. Un’ampia saccatura Artica si impadronirà dell’Europa centro settentrionale e costringerà la struttura anticiclonica a rifugiarsi sull’Europa occidentale. Sfruttando la minor vigoria anticiclonica alle nostre latitudini, il fendente riuscirà a valicare la barriera alpina e gettarsi con forza nel cuore del Mediterraneo.
Da un eccesso all’altro:
considerata l’origine delle masse d’aria, è da mettere in conto un brusco abbassamento delle temperature. Osservando le proiezioni termiche, si passerà dagli attuali 12-13°C alla quota di riferimento degli 850 hPa (circa 1500 m di altitudine) ai 5°C nelle giornate di sabato e domenica. Uno sbalzo, a conti fatti, di circa 7-8 gradi, senza escludere qualcosina di più su alcune regioni. La media, in questo periodo, dovrebbe attestarsi attorno ai 10°C, ciò significa che passeremo da un’anomalia positiva ad una negativa. E il tutto nell’arco di qualche giorno!
Ferita persistente?:
Così sembrerebbe. Qualora l’Anticiclone dovesse riposizionarsi nel cuore dell’Europa, la struttura ciclonica verrebbe costretta a stazionare nel Mediterraneo e potrebbe avvalersi di un’alimentazione d’aria fredda proveniente dall’Artico Russo. Oltre al maltempo, le temperature continuerebbero a stazionare al di sotto della norma.
Il rovescio della medaglia:
se è vero che sull’Italia arriverà l’Autunno, è altrettanto vero che i Paesi dell’Europa centro occidentale si vedrebbero costrette a far fronte ad un altro periodo anticiclonico. L’asse principale dovrebbe distendersi dalla Penisola Iberica alla Scandinavia, impedendo alle perturbazioni atlantiche di giungere a destinazione.
Focus: evoluzione sino al 16 ottobre 2011
Ci attendono altre 48 ore di bel tempo, durante le quali avremo valori termici tipicamente estivi. Giovedì, invece, si cominceranno a manifestare i primi sintomi del cambiamento. L’avvicinamento della saccatura Artica innescherà una circolazione occidentale o meridionale, con delle precipitazioni in arrivo su Alpi e Friuli Venezia Giulia. Venerdì dovrebbe giungere la parte avanzata del sistema perturbato, con conseguente intensificazione dei venti e peggioramento delle condizioni meteo al Nordest e sulle regioni del versante tirrenico.
L’afflusso d’aria fredda spingerà le temperature verso il basso e l’isolamento di una struttura ciclonica nel cuore del Mediterraneo dovrebbe far sì che il maltempo permanga sulle nostre regioni per vari giorni. Addirittura, se le attuali proiezioni trovassero riscontro, l’instabilità ci accompagnerebbe al giro di boa mensile.
Evoluzione sino al 21 ottobre 2011
Una ferita, lo si è detto, di difficile guarigione e che potrebbe essere sfruttata da ulteriori affondi d’aria fredda provenienti dall’Artico Russo.
In conclusione.
Finalmente Autunno. Quelle che sino a qualche giorno fa erano considerate ipotesi, ora sono divenute conferme di un cambio circolatorio che dovrebbe traghettarci nel cuore della stagione.