Marzo ci saluta:
abbiamo già stilato un bilancio, provvisorio, del comportamento di marzo. La prima metà, anche qualche giorno in più, è stata condizionata da una rimonta anticiclonica possente che ha concesso all’Atlantico una pausa fisiologica. Atlantico che si è ripresentato vispo nell’ultima decade, avvalendosi anche di un supporto relativamente freddo polare marittimo. A ben vedere l’intero mese ha rispecchiato le peculiarità primaverili, che nella prima parte sovente sono in grado di proporre una vivacità atmosferica notevole.
Torna l’Alta Pressione:
come anticipato sul finire della scorsa settimana, un promontorio anticiclonico avrebbe approfittato dell’incursione ciclonica lungo l’asse franco-iberico-marocchino per riproporsi con decisione sul nostro Paese. Una dinamica differente dalla precedente, che teoricamente avrebbe potuto sospingere su di noi aria ben più calda subtropicale ma che invece si sta dimostrando abbastanza clemente.
Temperature superiori alla norma:
ciò non toglie che le temperature, dopo essere precipitate verso il basso, si sono riprese tutti i gradi perduti per strada. Anche con gli interessi. Difatti, analizzando il profilo termico peninsulare, riscontriamo valori un po’ superiori alle medie stagionali ma niente a che vedere con quel che accadde nella prima metà di marzo.
Arriva aprile:
il detto popolare recita “aprile, dolce dormire”. Questo perché le giornate sono più lunghe e il bel tempo inizierà a manifestarsi più facilmente andando ad incidere anche sul nostro umore. Ciò non toglie, sia chiaro, che la dinamicità primaverile avrà comunque modo di esplicarsi e difatti ne avremo un assaggio sul finire della settimana.
Tornerà l’Atlantico:
dobbiamo tener sott’occhio quanto sta avvenendo a ridosso dell’Europa occidentale, perché la vigoria atlantica riuscirà a vincere la resistenza anticiclonica inserendo una perturbazione fin sui nostri mari. Probabilmente si verrà a creare una zona di Bassa Pressione che porterà maltempo diffuso e localmente intenso.
Cosa succederà dopo?:
Le proiezioni modellistiche, le più autorevoli sul lungo periodo, sembrano indicare un rinforzo dell’Alta delle Azzorre che portandosi a ridosso dell’Europa occidentale potrebbe avere una certa influenza anche sulle sorti meteorologiche italiane.
Focus: evoluzione sino al 13 aprile 2014
Il bel tempo ci terrà compagnia sino a giovedì, pur senza escludere qualche insidia nuvolosa su Liguria, Toscana e tra le Isole maggiori. A seguire ci aspettiamo un cambiamento repentino, dovuto all’avvento di una perturbazione da ovest che condizionerà – pesantemente – il prossimo fine settimana. Un vigoroso peggioramento interesserà le nostre regioni, in particolare le Centro Meridionali e insulari. Le temperature caleranno, anche se non troppo.
Seguirà una fase d’instabilità o variabilità in graduale esaurimento, che dovrebbe lasciar posto ad una rimonta anticiclonica di origine oceanica.
Evoluzione sino al 18 aprile 2014
L’Alta delle Azzorre sembra in grado di poter dire la sua durante la seconda decade d’aprile, contrastando attivamente l’azione ciclonica atlantica che sembra mantenersi comunque sul piede di guerra.
In conclusione.
Quel che emerge dall’editoriale odierno è un progressivo miglioramento che pian piano ci condurrà verso la bella stagione, ma questo non vuol dire che mancheranno ulteriori occasioni per peggioramenti anche di una certa consistenza.