Il temibile Anticiclone Africano:
mancando l’Alta Pressione delle Azzorre, il ruolo di protagonista è stato assunto dallo stretto parente che viene dall’Africa. Non che ci si debba stupire, dopotutto gli ultimi anni sono la chiara testimonianza di quanto il clima stia cambiando e di come gli sbalzi termici – un tempo appartenenti a ben altre latitudini – si stiano imponendo con estrema facilità. E’ evidente che in trend ondulatorio come l’attuale, in cui prevalgono scambi d’aria in senso meridiano, sia semplice osservare “pericolose” fiammate Shariane.
Ma cosa sta accadendo?
A livello configurativo possiamo riassumere il tutto menzionando due semplici strutture: la Bassa Pressione e l’Alta Pressione. Sono loro che, disponendosi in un certo modo, determinano le sorti meteorologiche non solo in Italia ma sull’Europa intera. Attualmente sono presenti due aree cicloniche tra la Penisola Scandinava e il Regno Unito, che portano il flusso perturbato a ridosso delle Alpi. L’Anticiclone, invece, è più a sud e si sta consolidando sulla parte sud del nostro Paese.
Quanto caldo farà?
possiamo dirlo, molto. Le regioni che più patiranno l’azione combinata caldo-umidità (afa per intenderci) saranno la Sardegna in un primo momento e successivamente la Puglia. Le abbiamo menzionate perché la colonnina di mercurio farà segnare, probabilmente 34-35°, forse addirittura qualche grado in più sul Foggiano. Nelle altre regioni il caldo sarà un po’ meno forte, ma pur sempre fastidioso anche perché si supereranno facilmente i 30°C.
L’altalena termica:
quella che è stata la prerogativa essenziale dei mesi di Aprile e Maggio, gli sbalzi termici, si manifesterà ancora. Nei prossimi giorni si passerà dai valori decisamente superiori alla norma, a temperature che grazie ai freschi Atlantici si riporteranno in media nell’arco di 24-48 ore.
La dinamicità proseguirà:
il posizionamento delle depressioni Atlantiche non depone a favore né di un consolidamento anticiclonico in grande stile, né tantomeno di un andamento termico lineare. Fin tanto che assisteremo ad azioni cicloniche in vicinanza dell’Atlantico Portoghese, dovremo attendere ulteriori apporti africani intervallati da rinfrescate temporalesche vigorose. Sembra questo, per ora, il leit motiv dell’Estate 2012.
Focus: evoluzione sino al 19 giugno 2012
Da giovedì e per tutto il weekend avremo un’azione anticiclonica possente. L’espansione verso nord, come detto in altre sedi, verrà ostacolata dal flusso delle perturbazioni Atlantiche da ovest verso est. Arriveranno a lamibre le Alpi, dove continueranno a svilupparsi violenti temporali che potrebbero sfociare localmente anche in pianura. Una vigorosa rinfrescata arriverà nei primi giorni settimanali, quando l’ingresso di un impulso perturbato provocherà un generale peggioramento.
Il bel tempo dovrebbe ripresentarsi attorno a metà mese e potrebbe essere accompagnato, anche stavolta, da un flusso d’aria calda proveniente dal Sahara. Il promontorio anticiclonico sembra essere in grado di propagarsi più a nord, in direzione dell’Europa centrale.
Evoluzione sino al 24 giugno 2012
Ma potrebbe trattarsi, per l’ennesima volta, di una fiammata destinata a naufragare sotto i colpi delle incalzanti perturbazioni atlantiche.
In conclusione.
Avremmo preferito parlare di Alta Pressione delle Azzorre, che distendendosi sull’Italia regalava quella che un tempo era definita la tipica estate mediterranea. Invece siamo costretti a parlare di Anticiclone Africano e di perturbazioni Atlantiche, che poco si addicono alle nostre abitudini meteorologiche.