L’elemento saliente a breve termine.
L’Anticiclone africano abbraccerà le regioni Centro Meridionali e le Isole, determinando condizioni di tempo buono e un sensibile rialzo termico. Al Nord una blanda circolazione atlantica incentiverà condizioni di variabilità con qualche sporadico fenomeno.
L’elemento saliente a medio termine.
Nel fine settimana un’ampia saccatura del Vortice Polare andrà a posizionarsi sulla Scandinavia, allungandosi a sud e traghettando correnti d’aria fredda verso le aree centro orientali del Continente. In Italia l’influenza dovrebbe rivelarsi solo parziale, con un maggiore coinvolgimento del Triveneto. Ma il calo termico dovrebbe riguardare l’intero stivale e dati i valori di partenza si rivelerà consistente.
L’elemento saliente a lungo termine.
I principali Centro di Calcolo matematici indicano un persistente blocco anticiclonico atlantico, esteso in direzione delle Isole Britanniche. La saccatura del Vortice Polare dovrebbe invece isolare una vasta depressione a carattere freddo sulla Russia europea.
Il trend a lungo termine:
Sull’Italia potrebbero fluire correnti settentrionali, in un contesto di tempo tutto sommato discreto anche grazie ad una propaggine orientale dell’Alta Pressione oceanica.
Elementi di incertezza:
S’è detto pocanzi che gli effetti del cambio circolatorio dovrebbero tradursi in Italia in un calo delle temperature e poche precipitazioni. Sappiamo però che quando si mettono in moto scambi meridiani dettati da un blocco anticiclonico in Atlantico le traiettorie seguite dalle Saccature Polari possono mutare in archi temporali ristretti. Niente toglie quindi che le influenze cicloniche nella Penisola possano rivelarsi più consistenti rispetto a quanto possa sembrare oggi, così come non possiamo escludere che la protezione anticiclonica oceanica possa spingersi più ad est.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico notiamo un picco notevole nel breve periodo, mentre nel medio le temperature dovrebbero calare riportandosi su valori consoni all’andamento medio stagionale.
Al Nord, dopo un rapido passaggio perturbato nel fine settimana, sembra protrarsi il deficit pluviometrico ma le precipitazioni dovrebbero scarseggiare anche sul resto della Penisola.
Focus: evoluzione sino al 18 ottobre 2009
Avremo una fase di tempo estivo al Centro Sud e nelle due Isole, mentre al Nord transiteranno più nubi con scarsi fenomeni. Nel fine settimana il tempo dovrebbe mutare, proponendo l’ingresso di correnti da nord. In una prima fase si avrebbero fenomeni da instabilità, in particolare al Centro Nord. Successivamente il tempo potrebbe presentarsi buono un po’ ovunque.
Per tutto l’intero periodo previsionale l’Italia dovrebbe risentire degli effetti legati alla circolazione di aria fredda presente sull’Europa orientale. Ma non essendoci in prospettiva alcuna fase perturbata, i sintomi d’Autunno dovrebbero limitarsi alle sole temperature.
Evoluzione sino al 23 ottobre 2009
Evoluzione che appare bloccata anche nel lungo periodo, ciò nonostante dobbiamo menzionare la possibilità che qualche impulso di aria fredda riesca a penetrare sulle nostre regioni richiamato dalla presenza di una goccia fredda tra la Penisola Iberica e il Nord Africa.
In conclusione.
Autunno che va a rilento, almeno su alcune regioni. Le perturbazioni oceaniche appaiono lontane, come spesso accaduto nel corso degli ultimi anni saremo soggetti agli umori degli scambi meridiani.