Maltempo in accentuazione:
dopo alcuni giorni di variabilità, intervallati da qualche giorno di tempo discreto, si sta realizzando una complessa situazione barica derivante dallo scontro – esplosivo – tra masse d’aria di diversa natura. Da un lato il gelo che ha invaso l’Europa, dall’altro l’interferenza delle correnti temperate atlantiche. La disputa è accesa, così come si conviene all’imminente cambio stagionale. E’ inverno, chiaro, ma il mese di marzo incombe e con esso i grandi movimenti meridiani tipici delle stagioni di transizione.
Italia tra due fuochi:
le ultime 48 ore sono state caratterizzate dall’evidente contrapposizione termica nord-sud. Le regioni settentrionali sono lambite dall’afflusso gelido russo, che trova nelle Alpi un ostacolo difficilmente sormontabile. L’opera di aggiramento è cominciata e proseguirà nei prossimi giorni, quando parte del nucleo gelido riuscirà ad inserirsi nel cuore del Mediterraneo. Le regioni meridionali, al contrario, sono soggette ad un flusso decisamente mite che contrastando col freddo preesistente provoca l’insorgenza di pericolose celle temporalesche. Quanto accaduto nella città di Catania è la testimonianza più evidente.
Contrapposizione destinata a proseguire:
pocanzi abbiam descritto, brevemente, il destino del nucleo gelido. Giusto dedicargli più spazio, perché il meteo dei prossimi giorni deriverà sostanzialmente dalla sua evoluzione. Ribadiamo lo scontro coi fronti perturbati atlantici, causa principale dello sviluppo di una profonda Bassa Pressione che andrà a posizionarsi sui bacini centro settentrionali. Il centro nord si troverà ad affrontare il ramo freddo della perturbazione, di conseguenza le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a bassissima quota. Il sud verrà inglobato, in prima istanza, dal ramo caldo e le nevicate risulteranno confinate alle quote più elevate della dorsale appenninica.
Più freddo a inizio settimana:
la graduale espansione del nucleo ciclonico permetterà all’aria fredda di diffondersi, parzialmente, in direzione sud. Ciò significa che anche il Mezzogiorno vedrà calare il termometro nella prima metà della prossima settimana. Il conseguente abbassamento della quota neve determinerà la ricomparsa delle nevicate a quote interessanti.
Come inizierà marzo?:
Passata la “buriana”, probabile un graduale miglioramento. Tuttavia non si intravede alcuna rimonta anticiclonica duratura, piuttosto il transito di un promontorio altopressorio nord africano qualche passaggio pre-frontale in attesa di un nuovo peggioramento. Promontorio che, stante le ultime emissioni modellistiche, dovrebbe rivelarsi più incisiva al sud. Da non escludere un forte, momentaneo rialzo delle temperature verso valori tipicamente primaverili.
Altro freddo in vista?:
Dicevamo del richiamo pre-frontale. Effettivamente si tratterebbe di una conseguenza dell’affondo ciclonico in Atlantico, che in seguito si sposterebbe verso est alla conquista del Mediterraneo. In Europa, nel frattempo, persisterebbero condizioni tipicamente invernali e non sono da escludere ulteriori ingerenze fredda entro la prima decade di marzo.
Focus: evoluzione sino al 07 marzo 2013
Si prospetta un weekend decisamente brutto. La giornata peggiora sarà certamente quella di sabato, quando le precipitazioni potrebbero risultare localmente violente ed anche a carattere temporalesco. Coinvolte maggiormente le regioni tirreniche. Il peggioramento si estenderà gradualmente al settentrione, dove riprenderà a nevicare in pianura. Domenica prevarrà l’instabilità, ancora una volta i fenomeni interesseranno soprattutto i versanti tirrenici e le regioni settentrionali. Segnaliamo nevicate a bassissima quota non soltanto al nord, anche al centro e sulla Sardegna.
Scenari immutati nella prima metà della prossima settimana, le variazioni più significative riguarderanno il sud per via di un graduale calo delle temperature. Da mercoledì si prospetta un progressivo miglioramento, che dovrebbe traghettarci ai primi giorni di marzo. Sarà allora che potrebbe avvenire la temporanea rimonta africana, il cui obbiettivo principale sarà rappresentato dal mezzogiorno.
Evoluzione sino al 12 marzo 2013
Ribadiamo quanto detto in sede evolutivo, ovvero ulteriori apporti d’aria fredda a ridosso della Festa della Donna. Ovviamente si tratta di ipotesi, da rivalutare con attenzione nei prossimi giorni.
In conclusione.
Inverno che volge al capolinea, è vero, ma non è detto che l’attuale sia il canonico “colpo di coda” stagionale.