L’evoluzione generale
Oramai ci siamo. L’alta pressione delle Azzorre inizia a muovere i suoi passi verso Levante e ben presto andrà ad influenzare il tempo su gran parte dell’Europa Centro occidentale. Risulta pertanto evidente che rispetto a quanto detto giorni or sono, le novità non sono poi tante, anche se in meteorologia nulla va mai dato per scontato.
Ma stando alle ultime analisi dei modelli di previsione, sembra proprio che dopo la fase moderatamente instabile del ponte di ferragosto (diretta essenzialmente alle regioni del versante Adriatico) il tempo possa progressivamente ristabilirsi.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Si evince pertanto che dai Paesi Bassi, passando per la Francia, Germania, Paesi Alpini oltre confine, fin verso la Spagna ed il Portogallo, il tempo si mostrerà perlopiù stabile e mite. L’aria più fredda che spesso e volentieri si è portata in direzione delle nostre regioni tenderà ad influenzare il clima sulla Russia europea, dove la prossima stagione autunnale inizierà a mostrare segni concreti del proprio avvento.
Situazione meteorologica che potrebbe mostrare caratteristiche perturbate anche sulle isole Britanniche, dove risulterebbe attiva una vasta area perturbata associata ad una rediviva depressione d’Islanda. E sarà proprio tal figura che dovrà essere monitorata con attenzione, perché potrebbe influenzare non poco il tempo sull’Europa occidentale e sulle nostre regioni.
In che modo? Abbiamo varie possibilità, ma le più plausibili resterebbero le seguenti. Uno scivolamento verso Sud della goccia fredda che andrebbe ad interessare la Penisola Iberica, enfatizzando in tal modo la tanto decantata (nei nostri editoriali a lungo termine) ultima onda termica Africana in direzione delle nostre regioni Centro meridionali.
Ciò anche grazie allo stesso spostamento dell’alta pressione delle Azzorre verso il cuore dell’Europa, addirittura fin verso la Scandinavia con possibilità do unione con una corrispettiva figura anticiclonica presente a quelle latitudini. Ma se tale ipotesi non dovesse prender corpo si potrebbe aprire un’ulteriore pista. Se l’anticiclone oceanico dovesse infatti riportarsi verso l’Atlantico potrebbe accadere che la goccia fredda sopra menzionata, scorrendo sul bordo meridionale dell’alta pressione, si porti a ridosso dell’arco Alpino, determinando poi un guasto del tempo su buona parte della nostra Penisola.
In conclusione
Le ipotesi proposte sono alquanto suggestive ma stando all’andamento medio della stagione estiva in essere si dovrebbe propendere per un ritorno di fiamma della subtropicale africana intorno agli ultimi 5 giorni del mese. Tuttavia non sarebbe strano se si verificasse l’altra soluzione, che rappresenterebbe un severo colpo, forse quello decisivo, all’estate oramai in fase di conclusione.