Goccia fredda iberica al capolinea:
dopo aver stazionato per circa una settimana sull’Europa occidentale, causando non pochi grattacapi sulla Penisola Iberica, la goccia fredda originariamente atlantica ha scelto la destinazione finale: l’Italia. Nel suo tragitto verso est, non privo di ostacoli – in primis l’alimentazione primaria oceanica – ha perso un po’ del turgore iniziale ma sta riuscendo egualmente a causare condizioni di vivace instabilità. I temporali, soprattutto negli ultimi giorni, hanno assunto localmente una violenza inaudita e non sono mancati nubifragi. Il clou è atteso nelle prossime ore, col coinvolgimento anche delle regioni centro meridionali.
Gran fresco:
contenendo al suo interno dell’aria fresca e coadiuvata da nubi e precipitazioni, la goccia fredda ha provocato un netto abbassamento delle temperature prima al Centro Nord e in Sardegna, ora anche al Sud. Una diminuzione che sta servendo ad allontanare il caldo umido dalle regioni meridionali, laddove l’apporto anticiclonico africano s’è rivelato più efficace.
Correnti scandinave:
l’allontanamento del Vortice causerà una rotazione dei venti dai quadranti settentrionali. Così facendo andrà a pescare correnti nordiche, precisamente dalla Scandinavia, ovvero laddove da giorni insiste un’ampia depressione a carattere freddo. La ventilazione settentrionale, più incisiva nei prossimi giorni, manterrà il clima relativamente fresco e avremo temperature sostanzialmente più consone al periodo – anche se non mancheranno valori localmente inferiori alla norma.
Alta Pressione in spinta da ovest:
va detto che in presenza di correnti relativamente secche, le condizioni meteo registreranno un generale miglioramento. Avremo presumibilmente un sussulto instabile nel fine settimana, sabato, dopodiché le schiarite potrebbe prendere il sopravvento. Il miglioramento verrà aiutato anche dalla spinta verso est di una propaggine anticiclonica azzorriana, in progressiva affermazione sull’Europa occidentale.
Gli scenari modellistici futuri:
l’ultima decade potrebbe metterci davanti a un bivio: a nord il Vortice Freddo scandinavo, a ovest l’Alta Pressione oceanica. Da qui le differenti soluzioni modellistiche. GFS, il modello americano, sembrerebbe orientarsi verso una maggiore componente anticiclonica mentre l’europeo ECMWF parrebbe orientarsi verso nuovi impulsi freschi instabili fin dai primi giorni della prossima settimana.
Focus: evoluzione sino al 30 giugno 2015
Domani avremo ancora dei temporali nelle regioni meridionali e tenderanno a concentrarsi tra Calabria e Sicilia. Venerdì tempo migliore, pur senza escludere ulteriori episodi temporaleschi tra Alpi orientali e nord Appennino. Sabato, come anticipato in precedenza, potrebbe subentrare un rapido impulso instabile da nordest con maggiore coinvolgimento delle regioni adriatiche e del Centro Italia. Domenica, invece, le condizioni meteorologiche potrebbero migliorare con decisione.
Nell’ultima settimana di giugno potrebbero alternarsi momenti di bel tempo a sprazzi di variabilità innescati da correnti nordiche più o meno ficcanti. Da non escludere una maggiore componente instabile e comunque la presenza di temporali importanti sui principali rilievi.
Evoluzione sino al 05 luglio 2015
Il mese di luglio potrebbe esordire in presenza di una struttura anticiclonica più convincente, traghettandoci verso il primo vero periodo di stabilità estiva.
In conclusione.
L’estate procede a strappi, alternando fasi molto calde a parentesi instabili moderatamente fresche altrettanto importanti. Ma da oggi in avanti si procederà, inevitabilmente, verso la bella stagione mediterranea.